La Lega caccia un razzista
Ieri mattina Dordolo, dopo la bufera, aveva fatto sapere che si sarebbe autosospeso dal partito. Ma il neosegretario del Carroccio in Friuli, Matteo Piasente, ha voluto dare un segnale più vigoroso, in linea con il partito ‘delle scope’. E ha ribadito: «Dordolo si deve dimettere». Insomma, fuori dai maroni , per usare il linguaggio leghista. Il consigliere regionale, che è anche capogruppo del partito, aveva postato un commento oltre che razzista orribilmente crudele dopo l’uccisione di una donna indiana da parte di suo marito. Un fatto avvenuto pochi giorni fa a Piacenza: l’uomo aveva poi lanciato il corpo della moglie, probabilmente incinta, nel Po. La donna indiana gettata nel Po ha inquinato il nostro fiume sacro. Cosa direbbero se andassimo a squartare animali nel Gange? Ah lo fanno già ? Ah, bè…», il commento on linedell’esponente leghista. Il post era già stato criticato da diversi frequentatori del profilo di Dordolo (a suon di «vergogna») , ma l’uscita xenofoba non certo la prima in casa leghista – è diventato il banco di prova per il nuovo segretario, nominato in un momento di grandissimi cambiamenti all’interno della Lega (proprio ieri il congresso a Bergamo dove nessuno, però, ha fatto cenno all’« incidente»). Il Friuli, dove peraltro la Lega ha sempre avuto toni meno esasperati che a livello nazionale, si schiera per una politica moderata, e lo dice espressamente il parlamentare friulano Massimiliano Fedriga in una lettera aperta (addirittura): «Le battaglie condotte – scrive Fedriga – a tutela della nostra gente contro l’immigrazione selvaggia e i problemi occupazionali e di sicurezza a essa collegati non possono e non devono costituire un pretesto per fomentare un odio razziale che nulla ha a che vedere con le proposte della Lega per un miglior governo del Paese e delle amministrazioni locali». E bolla l’uscita di Dordolo come «esibizionista» contrario al rinnovamento del partito. Ma Borghezio lo sa? D’altronde lui, che ha giudicato “condivisibili” le idee del pluriomicida di estrema destra norvegese Breivik, è stato sospeso dal partito solo per tre mesi.
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