Bologna, annullata la nomina della garante dei detenuti. Papillon: “Tempo inutilmente perduto”

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BOLOGNA – “Abbiamo vinto una battaglia di giustizia”. Così Valerio Guizzardi, responsabile per l’Emilia-Romagna di Papillon, commenta la sentenza con cui il Tar di Bologna ha annullato la nomina di Elisabetta Laganà  a garante comunale dei detenuti. La decisione è arrivata in seguito al ricorso presentato dalla stessa Papillon. L’associazione di detenuti ed ex-detenuti si era espressa negativamente sulla nomina di Laganà : secondo Guizzardi era incompatibile con il ruolo di garante perché in passato è stata giudice onorario del tribunale di sorveglanza. Ora il Tar ha dato ragione a Papillon. “La legge ha prevalso sugli interessi di parte, gli intrighi politici e l’insipienza amministrativa”, spiega Guizzardi, “fin dall’inizio abbiamo cercato il dialogo nella convizione delle nostre buone ragioni. Ci sarebbe stato tutto il tempo affinché gli organi comunali preposti ritornassero sugli evidenti errori commessi, ma non hanno voluto ascoltarci”.

La nomina di Elisabetta Laganà  era arrivata nell’ottobre scorso, dopo un anno in cui il ruolo di garante era stato ricoperto dal difensore civico. Diverse sedute del consiglio comunale erano andatte a vuoto, con la “bocciatura” prima dell’ex vicequestore Giovanni Pipiton, poi dell’ex provveditore regionale alle carceri Nello Cesari. Tutti nomi che Papillon aveva giudicato incompatibili con il ruolo di garante. “Ora dovranno ricominciare tutto da capo”, continua il responsabile di Papillon: “un nuovo bando e un nuovo garante. Tempo inutilmente perduto, i detenuti lasciati soli alle loro sofferenze. Soli come noi in questa battaglia di giustizia e civiltà , poiché nessuno, tranne alcuni singoli cittadini, ha creduto di sostenerci”. Guizzardi ringrazia solo gli avvocati Michele De Fina e Antonio Salamone, che hanno “portato la Papillon al traguardo”. Resta il fatto che per la seconda volta in pochi mesi i detenuti di Bologna sono di nuovo senza garante. (ps) 

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