Peggiora la condizione delle famiglie numerose: povera una su tre

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ROMA – È peggiorata la condizione delle famiglie più numerose: nel 2010 risulta in condizione di povertà  relativa il 29,9% di quelle con cinque e più componenti (più sette punti percentuali rispetto al 1997). Lo rileva l’Istat nel Rapporto annuale 2012 sulla situazione del paese. Nelle famiglie con almeno un minore l’incidenza della povertà  è del 15,9%. Complessivamente sono 1 milione 876 mila i minori che vivono in famiglie relativamente povere (il 18,2% del totale); quasi il 70% risiede nel Mezzogiorno.

In presenza di una continua riduzione della propensione al risparmio, negli ultimi 15 anni la povertà  relativa ha registrato una sostanziale stabilità . La percentuale di famiglie che si trovano al di sotto della soglia minima di spesa per consumi si è mantenuta intorno al 10-11%. Resta ampio il divario territoriale: al Nord l’incidenza della povertà  è al 4,9%, sale al 23% al Sud. Negli ultimi due decenni la spesa per consumi delle famiglie è cresciuta a ritmi più sostenuti del loro reddito disponibile, determinando una progressiva riduzione della capacità  di risparmio. Complessivamente dal 2008 il reddito disponibile delle famiglie è aumentato del 2,1% in valori correnti, ma il potere d’acquisto (cioè il reddito in termini reali) è sceso di circa il 5%. Tra il 1993 e il 2011 le retribuzioni contrattuali mostrano, in termini reali, una variazione nulla, mentre per quelle di fatto si rileva una crescita di quattro decimi di punto l’anno.

Le retribuzioni da lavoro dipendente hanno aumentato la loro incidenza sul reddito disponibile delle famiglie, passando dal 39,3% del 1992 al 42,8% del 2011. Al contrario, i redditi da lavoro autonomo hanno complessivamente ridotto il loro contributo alla formazione del reddito disponibile, dal 28,8% del 1992 al 25,3% nel 2011. Il contributo dei redditi da capitale alla formazione del reddito disponibile si è più che dimezzato, passando dal 16,1% del 1992 al 6,8 % del 2011. Negli ultimi vent’anni le prestazioni sociali alle famiglie hanno contribuito positivamente alla dinamica del reddito disponibile; la loro quota è infatti aumentata dal 24,5 del 1992 al 32% del 2011. Nello stesso periodo il carico fiscale corrente sulle famiglie è passato dal 13,2% degli anni 1992-1996, al 14,1% del periodo 2001-2007, per raggiungere il 15,1 % nel 2011. (vedi lanci successivi)

 

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