Incentivi antievasori Per il Fisco la strategia della collaborazione

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ROMA — Bastone e carota. La guerra contro l’evasione fiscale non sarà  più, come ora, centrata quasi esclusivamente sulla repressione. L’obiettivo indicato dal presidente del Consiglio, Mario Monti, è quello di rendere il Fisco più «trasparente», «prevedibile», «semplice», «meno persecutorio» e «non arbitrario». Come? La strada l’ha indicata ieri lo stesso presidente del Consiglio nel corso dell’incontro con i vertici dell’Agenzia delle Entrate. Puntare di più sulla collaborazione con i contribuenti. Anche dando loro degli incentivi in cambio della piena trasparenza fiscale. 
Il messaggio è semplice: apriteci i cassetti della contabilità , avrete vantaggi ed eviterete qualsiasi rischio. Così, accanto al decreto per la compensazione dei crediti commerciali con i debiti fiscali iscritti a ruolo, la revisione dell’aggio di Equitalia, le misure che potrebbero riguardare le sanzioni e l’importo degli interessi, i tecnici del governo hanno aperto il capitolo degli incentivi alla fedeltà  fiscale. La linea è quella tracciata dalle misure varate con il decreto di semplificazione fiscale, che riserva alcuni benefici ai professionisti e alle piccole imprese che accettano solo pagamenti tracciabili su un conto corrente dedicato all’attività  lavorativa. I vantaggi consistono in una semplificazione degli adempimenti fiscali, ma potrebbero in futuro essere estesi, così come la platea dei soggetti ai quali proporre il «patto».
A chi renderà  pienamente trasparente la propria base imponibile, agevolando di parecchio il compito degli ispettori fiscali, potrebbero essere concessi benefici anche più consistenti, come l’accelerazione dei rimborsi fiscali, minori vincoli nella compensazione dei crediti Iva, la riduzione dei termini dell’accertamento delle imposte.


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