Edf, commessa da 7 miliardi per tre parchi eolici sull’oceano
MILANO – Edf vince il confronto tra controllate pubbliche e si aggiudica una mega commessa da 7 miliardi di euro per costruire in tre siti diversi 1,5 Gw di impianti eolici off shore tra il canale della Manica e le coste Atlantiche. Per i cinque progetti si erano presentati in dieci. Edf-Alstom ha dominato con tre licenze, Iberdrola (con Areva e Technip) si è accontentata di un’unica concessione da 500 Mw. E’ rimasta a mani vuote Gdf-Suez, che però potrà ripresentare un’offerta per il quinto progetto a Le Treport, che il governo rimetterà all’asta nella seconda metà dell’anno dopo aver giudicato «insoddisfacenti» quelle arrivate venerdì scorso.
Parte così un progetto-monstre al largo delle coste dell’oceano Atlantico, che dovrebbe dare lavoro a diecimila persone. Visto il peso politico, tutti gli addetti ai lavori si aspettavano che il consorzio guidato dal colosso di “Stato” Electricité de France si aggiudicasse più di un lotto. D’altronde vi fanno parte società attive nella realizzazione di turbine e pale eoliche nonché impianti «marini» come Alstom, Dong Energy, Nass & Wind e Wind Offshore.
Una gara quanto mai importante per il settore delle rinnovabili in Europa che non versa proprio in ottima salute, nonostante l’appoggio dell’opinione pubblica. La stagnazione della domanda e il crollo degli incentivi stanno mettendo in crisi il comparto. Il fotovoltaico, in particolare, che sconta anche l’aggressione dei prodotti cinesi i cui prezzi scendono ogni anno che passa. Per l’eolico, pesa invece, l’aumento dei requisiti patrimoniali che molti governi hanno imposto per la realizzazione di nuovi impianti, misura che favorisce inevitabilmente i grandi gruppi.
Nonostante ciò, l’eolico continua a vivere un momento importante della sua storia. Solo poche settimana fa al largo dell’estuario del Tamigi, sono state installate le prime due turbine di quello che sarà il più grande parco eolico offshore del mondo. Progettato per sorgere su un area di 230 km quadrati, il London Array avrà 175 turbine e potrà vantare lo strabiliante record di 1 GW di potenza installata. Anche se il progetto più ambizioso cui sta lavorando anche la Ue è quello di mettere in collegamento tramite una smart grid (una rete intelligente) tutti gli impianti eolici del mare del Nord e del Baltico per arrivare a risparmiare fino a 14 miliardi di euro all’anno.
Related Articles
Quel debito che pesa nella tasca di Pechino
Pochi per incidere, troppi per perderci: adesso 1,6 trilioni di bond americani preoccupano la Cina
Orsi in cella: «Inquinava l’inchiesta»
Finmeccanica, l’ad accusato di corruzione. Domiciliari per il manager di Agusta
Cgil: 187 crisi aperte e il governo latita
225 MILA LAVORATORI IN BILICO
Dalla Eaton alla Vinyls, da Phonemedia fino alla Thyssenkrupp, tutti i dossier ancora aperti al ministero dello Sviluppo