Kofi Annan: subito il cessate il fuoco

Loading

Kofi Annan incassa la dichiarazione di pieno sostegno del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni unite e procede verso l’attuazione del suo piano in sei punti volto a dare una soluzione politica alla crisi siriana che ha fatto già  9mila morti. Ieri l’inviato speciale dell’Onu ha confermato l’arrivo a Damasco del team incaricato di preparare la missione degli osservatori dell’Onu che vigileranno sul rispetto del cessate il fuoco atteso il prossimo 10 aprile. Annan ha sottolineato che dalla Siria continuano ad arrivare notizie allarmanti di uccisioni e abusi, e per questo, ha detto, è essenziale «mettere a tacere carri armati, elicotteri, mortai, e fermare esecuzioni, torture, abusi sessuali e tutte le altre forme di violenza». Fonti delle opposizioni ieri hanno riferito ancora di decine di vittime, denunciando che l’esercito circonda ancora i centri abitati ribelli e informato inoltre di bombardamenti che avrebbero ucciso tra mercoledì e giovedì sera un centinaio di persone. Kofi Annan invece ha detto di «aver ricevuto informazioni» del ritiro «parziale» delle truppe governative da almeno tre città : Idlib, Zabadani e Daraa nel sud.
Il documento approvato dal Consiglio di Sicurezza chiede, tra l’altro, che il governo siriano rispetti «immediatamente, e non oltre il 10 aprile prossimo» l’impegno assunto sul disimpegno militare. Da parte sua il regime del presidente Bashar Assad afferma di non essersi impegnato a completare il ritiro delle truppe dai centri abitati entro 48 ore dal 10 aprile prossimo e che questa data indica solo l’inizio del disimpegno militare. Intanto si annuncia una Pasqua «senza celebrazioni» per una parte della minoranza cristiana in Siria a causa delle violenze e delle tensioni. Padre Paolo Dall’Oglio, il gesuita fondatore della comunità  monastica siro-cattolica di Deir Mar, riferisce che la situazione è particolarmente difficile a Homs, il principale bastione dei rivoltosi, da dove, secondo alcune fonti, sarebbero scappati 150mila cristiani.


Related Articles

Armi all’Ucraina per decreto, il governo Meloni continua la linea Draghi

Loading

Il consiglio dei ministri vara i rifornimenti a Kiev anche per tutto il 2024. Il dem Guerini, ex Copasir, approva: «Bene la continuità negli aiuti militari». Sollecitazioni del Pentagono a «mandare segnali» di sostegno a Kiev

L’allarme del Viminale sulla Libia “Con la rotta balcanica chiusa 200mila profughi pronti a partire”

Loading

Riprendono gli sbarchi: negli ultimi giorni salvate 4mila persone. Pressing per interventi anti-scafisti sulle coste di Tripoli

Turchia. Il racconto dei professori di Izmir e Diyarbakir, epurati dall’Università

Loading

“Per noi curdi c’è stato un periodo d’oro, terminato nel 2014, ci era permesso di studiare la nostra lingua madre”

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment