Fondiaria Sai, i revisori convocati in procura

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MILANO – La Procura continua a marcare stretto il gruppo Fonsai. Dopo aver sentito, sabato scorso, il collegio sindacale di Fonsai e di Premafin, ieri i magistrati hanno ascoltato a lungo i revisori contabili sia della holding sia della società  operativa. Sotto i riflettori sono finiti i punti sollevati dall’esposto presentato dal fondo azionista Amber. Che chiamano in causa espressamente Salvatore Ligresti (e le sue consulenze da 40 milioni di euro) ma anche Jonella Ligresti, Massimo Pini, Antonio Talarico, Gioacchino Paolo Ligresti e Fausto Marchionni, relativamente a compensi e una tantum, nonché il cda in generale relativamente alle tante partire infragruppo e ai valori espressi dagli immobili, comprati e venduti lungo tutta la catena di controllo che parte da Sinergia-Imco (che fanno capo alla famiglia Ligresti) e va giù fino alla Milano assicurazioni, ultima controllata (quotata) del gruppo. Un groviglio di valori, perizie e stime su cui l’attività  di verifica è ancora in una fase embrionale; l’impressione però è che per gli stessi investigatori non sia stato semplicissimo, sulla base delle dichiarazioni raccolte finora, ricostruire i vari passaggi che compongono la fotografia contabile e le partite debitorie delle varie società . Oggi saranno sentiti i manager del gruppo: insomma, il pm di Milano Luigi Orsi, che già  in passato aveva indagato Salvatore Ligresti per ostacolo alla vigilanza, non pare abbia intenzione di mollare la presa, se non prima di aver ricostruito fino in fondo ruoli ed eventuali responsabilità  dei soggetti in campo.
Sempre ieri si è svolto il cda di Fonsai. Un Consiglio tutto sommato veloce – dalle 15.30 grosso modo alle 18 – per approvare il bilancio nella sua interezza (compresa la Nota integrativa, dopo aver tenuto conto delle raccomandazioni della Consob) e soprattutto per aprire la discussione sulla risposta del Collegio sindacale all’esposto presentato da Amber. Una discussione che deve essere stata ben impegnativa, visto che i punti sollevati dal fondo azionista di Fonsai riguardano molti consiglieri presenti nel board della società . Ieri il cda ha deciso di nominare alcuni advisor, per farsi aiutare nella valutazione, ma i nomi verranno individuati solo oggi. Gli advisor dovranno valutare una cattiva gestione che va avanti da anni. Dunque un lavoro complesso, che probabilmente mal si adatta alle condizioni di necessità  e di urgenza di ripatrimonializzare Fonsai; per quanto riguarda Premafin, l’urgenza è stata richiamata anche ieri dall’Isvap, nell’incontro con Giulia Ligresti e con il direttore generale di Premafin, Andrea Novarese (i due poi si sono recati anche in Consob).
Tuttavia la vicenda dell’aumento – chiesto dal gruppo Ligresti nell’ambito dell’operazione di aggregazione con Unipol – a sua volta non è così scontato nello sviluppo. Non solo perché mancano ancora tutti gli ok, ma anche per la presenza della contro-offerta di Sator e Palladio. Che proprio ieri sono tornati a chiedere ufficialmente chiarimenti, con una lettera mandata a Fonsai e per conoscenza a Consob e ad Isvap, in cui si chiede conto della natura dell’aumento di capitale – se indipendente o meno dall’operazione con Unipol – del ruolo giocato dal consorzio di garanzia e, infine, del piano stand alone della compagnia.


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