“Un pasticcio quella foto, ma chi specula mi delude”

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«Sono affranto, dispiaciuto, anche deluso per la gazzarra che si tenta di imbastire».
E’ quella stramaledetta maglietta che sembra fatta apposta per metterla in difficoltà .
«Ma non l’ho vista, non sono riuscito a leggere l’ultima parola, non ne ho percepito il senso».
L’ultima parola e forse anche la prima.
«So che mi crede e non devo convincerla della mia buona fede».
Le credo Diliberto. 
«E devo dire grazie anche a Veltroni, malgrado la distanza politica tra di noi. Il suo è stato un giudizio di stima per la mia intelligenza e la mia prudenza».
Oramai ovunque c’è qualcuno che filma e fotografa. C’è quell’altra inquadratura.
«Quale altra?».
Sembra quasi che la telecamera sia alle sue spalle e la maglietta nera di fronte. Sembra fatta apposta per dire: Diliberto ha visto tutto invece.
«Non ho visto. E c’è un perché: la transenna che divideva».
Il suo campo visivo è stato deviato dalla barra superiore della transenna.
«Assolutamente sì».
Non l’aiuta questo incidente
«Non aiuta, certo che no».
I suoi elettori sono diversi da quella signora
«Sono del vecchio Pci, gli fa ripulsa una cosa simile».
E quella foto è stata scattata solo in ragione… Diciamolo perché.
«Sua figlia ha sostenuto con me l’esame universitario e mi è parso un atto gentile concedere una foto».
Istituzioni di diritto romano.
«Sempre quello»
Mannaggia.
«E’ un bell’esame invece».
Pensavo alla foto
«Scriverò al ministro privatamente e le spiegherò e porgerò le mie scuse».
Questa è una buona azione.
«Ma vedi tu che pasticcio e del tutto inconsapevolmente».
Attento alle inquadrature
«Credo solo che quella transenna…».
La barra superiore, tubolare orizzontale
«Sì, quella cosa lì».


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