I parà e la scuola ebraica Due stragi per un killer
Tre bambine, di 3, 6 e 8 anni sono state uccise. Anche il padre delle due più piccole, un professore di religione franco-iraeliano di 30 anni, è morto sul colpo sotto il fuoco dell’assassino. Un liceale di 17 anni è stato ferito e ieri era tra la vita e la morte. La sparatoria è avvenuta di fronte a una media-liceo pareggiata, ma la maggior parte delle vittime sono bambini di un’elementare ebraica vicina, che avevano l’abitudine di radunarsi di fronte alla media-liceo per andare tutti assieme a scuola, accompagnati da qualche genitore. Secondo alcuni testimoni, l’assassino avrebbe seguito una delle giovanissime vittime persino dentro l’istituto scolastico, l’avrebbe tirata per i capelli e poi freddata con un colpo di pistola alla testa. Dei bossoli sono stati trovati all’interno del cortile della scuola e non solo fuori.
L’uomo ha sparato con precisione, con sangue freddo, senza sbagliare un colpo. E poi si è dileguato. «Una tragedia nazionale per l’insieme della Francia e non solo per la comunità ebraica – ha detto Richard Pasquier, presidente del Crif (Consiglio rappresentativo delle istituzioni ebraiche di Francia) – un atto di barbarie senza nome. Non posso non evocare un atto antisemita». Per Nicolas Sarkozy, che si è recato sul posto e in serata ha decretato la massima allerta antiterrorismo in tutta la regione, la tragedia «non riguarda solo la comunità ebraica, tutta la comunità nazionale è sconvolta». Oggi alle ore 11 verrà rispettato un minuto di silenzio in tutte le scuole francesi. Franà§ois Hollande ha sospeso la campagna elettorale per solidarietà e nel pomeriggio è arrivato a Tolosa assieme a Yossi Gal, ambasciatore di Israele in Francia. Ha definito il crimine «ignobile» e parlato di «compassione» che deve «unire tutti». Per i musulmani di Francia, i bambini ebrei assassinati «sono anche nostri figli».
Le modalità con cui si è svolto questo attacco sono state subito riavvicinate dagli inquirenti a due recenti uccisioni di militari avvenuti nella regione. Domenica 11 marzo, a Tolosa, un militare è stato freddamene ucciso vicino a una palestra della città da un uomo arrivato sul posto con uno scooter. Giovedì 15, un uomo sceso da uno scooter ha sparato in pieno centro a Montauban, una cittadina non lontana da Tolosa, uccidendo sul colpo due soldati e ferendone un altro, che è ancora tra la vita e la morte. I quattro militari avevano in comune di far parte di reggimenti impegnati in Afghanistan. I tre soldati colpiti a morte erano di origine maghrebina, mentre il ferito proveniva dalle Antille. L’assassino dei tre paracadutisti è la stessa persona: l’arma è la stessa usata ieri. Si tratta di un calibro 11,43, l’arma del GI’s, che era in uso anni fa nella grande criminalità .
Ieri, l’assassino aveva due armi, oltre alla 11,43 aveva una calibro 9. Nell’attacco, una si è inceppata e il criminale ha fatto ricorso alla seconda. In mattinata, Sarkozy si era subito «interrogato sulla similitudine del modo operativo tra l’assassinio di oggi e quelli della settimana scorsa». Le tre inchieste sono state riunite e poste sotto la direzione dell’antiterrorismo di Parigi, anche se non c’è stata per il momento nessuna rivendicazione. «Tutte le piste sono aperte – ha spiegato il procuratore della Repubblica di Tolosa, Michel Valet rispetto all’inchiesta sui paracadutisti – banditismo, regolamento di conti, terrorismo isolato o organizzato». Tuttavia una delle piste porterebbe a tre parà dello stesso reggimento degli uccisi, espulsi nel 2008 perchè affiliati a gruppi neonazisti.
Il ministro degli interni, Claude Guéant, che è sul posto, ha chiesto ai prefetti della zona di rafforzare la sorveglianza di tutti i luoghi confessionali della regione, scuole e luoghi di culto. Parla di «caccia all’uomo» per trovare l’assassino.
Gli inquirenti si chiedono se c’è un legame tra l’origine maghrebina e antillana dei parà e l’attacco a una scuola ebraica. Dal 2005, la sicurezza degli edifici della comunità ebraica era stata rafforzata, a causa di una recrudescenza di atti antisemiti. Gli ebrei di Francia sono stati vittime di due gravi attentati, nell’82 in rue des Rosiers a Parigi (6 morti e 22 feriti), e nell’80 in rue Copernic (4 morti e 46 feriti).
Alle 17 di ieri c’è stata a Tolosa una cerimonia in una sinagoga. A Parigi, alle 20,30 ha avuto luogo una marcia in onore delle vittime.
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