Gauck e la First lady del popolo la nuova “prima coppia” tedesca

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BERLINO – Per la prima volta un democratico senza partito, per la prima volta un ex eroe del dissenso dell’Est. E per la prima volta un anticonformista nel privato: coniugato separato, come first lady avrà  la sua attuale compagna, Daniela Schadt. Non traslocheranno a Bellevue, nel palazzo presidenziale, ha detto lei: basta la semplice residenza di servizio nel tranquillo, chic Dahlem. Joachim Gauck, ex pastore protestante, è stato eletto ieri dall’assemblea dei grandi elettori nuovo presidente federale, e porta tanti venti nuovi di fiducia nella democrazia a Berlino. «Che bella domenica, oggi come allora tanti anni fa quando dopo la caduta del Muro avemmo nella Ddr le prime elezioni libere: oggi come allora, volevo e voglio essere solo un cittadino, nella libertà . E il primo viaggio da presidente vorrei farlo in Polonia, tra gli ex compagni di lotta». Tra i più solleciti auguri, quelli calorosi del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. 
Gauck, 72 anni, ha ottenuto una schiacciante maggioranza bipartisan, 991 voti. La sua sfidante Beate Klarsfeld, la famosa cacciatrice di nazisti candidata dalla Linke (sinistra radicale) ne ha avuti 126, le astensioni sono state ben 108, segnalando disagio nella maggioranza. Nel 2010 Joachim Gauck era stato il candidato di Spd e Verdi. Ma vinse il candidato che Merkel impose alla maggioranza, l’allora governatore di Bassa Sassonia, Christian Wulff. Un mese fa, scandali di abuso di potere lo avevano costretto alle dimissioni.
Adesso arriva il presidente ex vittima di una dittatura, non sposato con la first lady a fianco. «Non andremo ad abitare a Bellevue», ha detto Daniela Schadt, 52 anni, giornalista. «Magari meglio la villa di servizio a Dahlem, altrimenti i nostri amici e vicini non potranno parcheggiare per visitarci». Aria nuova. Già  chiamano Daniela ‘Volkslady’, la first lady del popolo: jeans e maglione piuttosto dei costosi abiti di Bettina Wulff. 
Dopo aver puntato sul cavallo sbagliato due anni fa, questa volta Angela Merkel non aveva scelta, ha dovuto far buon viso a cattivo gioco. Tutti i sondaggi indicavano in Gauck il preferito dall’opinione pubblica. «Mi batterò per libertà  e giustizia, responsabilità  civica, integrazione», ha detto Gauck commosso. Lui che sfidò la “Gestapo rossa” oggi insieme a Daniela sfida convenzioni benpensanti e protocollo.


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