Hollande alla Merkel: qui scelgono i francesi

Loading

PARIGI – «Non sono i dirigenti europei a dover pesare sulle decisioni del popolo francese». Con una laconica frase, Franà§ois Hollande ha risposto ieri al presunto piano di Angela Merkel per boicottarlo nella campagna elettorale contro Nicolas Sarkozy. 
Il leader socialista, favorito nei sondaggi, ha evitato di criticare direttamente la Cancelliera tedesca, che pure non ha voluto incontrarlo durante il suo ultimo viaggio in Germania. Secondo Der Spiegel, sarebbe stata Merkel a portare sulla stessa linea anche David Cameron, Mario Monti e Mariano Rajoy. 
Le rivelazioni del settimanale tedesco, con le inevitabili polemiche sull’inedita ingerenza negli affari interni francesi, hanno costretto Berlino a prendere le distanze. «Ogni capo di governo sceglie indipendentemente se e come ricevere Hollande», ha commentato un portavoce della Cancelliera che però ha confermato che non c’è in programma alcun appuntamento con il candidato della gauche. Merkel non avrebbe gradito l’annuncio del leader socialista di voler rinegoziare il “fiscal compact”, le modifiche al Trattato europeo varate ufficialmente venerdì scorso da 25 Paesi dell’Ue in nome di un maggiore rigore finanziario. 
«Una ricostruzione fantasiosa», ha replicato ieri Palazzo Chigi, sottolineando che il premier italiano non parteggia per nessun candidato francese. Ma nonostante le smentite resta il fatto che finora Hollande non è riuscito a incontrare nessun capo di governo durante le sue visite a Roma, Berlino, Londra e Madrid. Nel 2007, ha ricordato il Ps, la stessa Merkel aveva ricevuto entrambi i candidati all’Eliseo, Nicolas Sarkozy ma anche Ségolène Royal. E così prima, nel 2002, il socialdemocratico Gerhard Schroder si era fatto fotografare sia con Jacques Chirac che con Lionel Jospin. «E’ una tradizione che purtroppo Merkel ha voluto interrompere», osserva Pierre Moscovici, direttore della campagna elettorale del Ps. 
Hollande ha ripetuto ieri che, se verrà  eletto, chiederà  che ci siano ulteriori modifiche all’intesa sul Trattato europeo, in particolare per inserire nuove misure di sostegno alla crescita economica. Il leader socialista continua a rimanere in testa ai sondaggi in vista delle elezioni presidenziali francesi di questa primavera. La discesa in campo di Sarkozy, candidato ufficialmente da due settimane, non ha per ora invertito la tendenza. Una rilevazione di Lh2-Yahoo attribuisce solo il 23% dei voti al presidente uscente Sarkozy (al primo turno), in calo di tre punti rispetto a due settimane fa. Mentre Hollande, malgrado una flessione dell’1,5%, rimane avanti con il 30,5. Al secondo turno Hollande vincerebbe con il 58%, contro il 42% di Sarkozy. 
«Hollande ha un chiaro problema di credibilità  in Europa», ha rilanciato ieri Nathalie Kosciusko-Morizet, portavoce del candidato-presidente. Ma il piano segreto di Berlino per sostenere Sarkozy, vero o falso che sia, potrebbe avere l’effetto contrario, rafforzare Hollande contro la coppia Merkozy, soprattutto con un popolo sciovinista e sensibile al rispetto della sovranità  nazionale come quello francese. Non a caso, l’annunciata visita a Parigi della Cancelliera in campagna elettora è stata per ora rimandata.


Related Articles

Stop al diesel: le città tedesche potranno metterlo al bando

Loading

Aria Pulita. Accolto il ricorso della associazione ambientalista Duh che mette in difficoltà i big dell’auto. Ministro Spd contrario, Merkel media.

«Le aziende cinesi possono puntare anche al controllo di alcune imprese italiane»

Loading

«Per investire aspettavamo di avere il vostro via libera». La banchiera di Pechino: ora buone occasioni per chi compra

Via al processo sulla Newco di Pomigliano

Loading

Landini indica le condizioni per una conciliazione. Il Lingotto: Non ci sono i presupposti per un dialogo costruttivo. È iniziata e proseguirà  il 16 luglio – e forse si arriverà  alla sentenza – la causa intentata dalla Fiom alla Fiat in merito alla newco di Pomigliano – la Fip – dove non si applicherà  il contratto nazionale, ma un accordo – firmato da Fim, Uilm, Fismic, Ugl e non dalla Fiom – che per l’azienda è un contratto di primo livello sostitutivo di quello nazionale.

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment