L’auto elettrica non corre negli Usa e Gm ferma per 5 settimane la Volt

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DETROIT – La Gm Volt, rivoluzionaria auto elettrica del colosso di Detroit, spegne il motore per cinque settimane causa assenza di compratori. La casa automobilistica Usa ha deciso infatti di chiudere fino al 23 aprile l’impianto di Hamtramk lasciando a casa i 1.300 operai che ne curano la produzione per tutto il periodo. Il motivo? I parcheggi della società  sono già  pieni di Volt invendute visto che i concessionari non riescono a piazzare l’auto verde super-sponsorizzata dalla amministrazione Obama. General Motors puntava a vendere almeno 10mila di queste vetture nel 2011. Ma non è andata così. A fine anno il “bottino” era arrivato solo a quota 7.761 malgrado l’impennata dei prezzi del carburante abbia in teoria reso più appetibile la Volt, un’auto che costa 41mila dollari e in grado di percorrere 40 chilometri con un litro grazie a un ipertecnologico sistema di alimentazione misto benzina-elettricità . La vita del (presunto) gioiellino di Detroit però non è mai stata troppo facile. A complicare il suo primo anno sul mercato è arrivata pure un’investigazione delle autorità  Usa sulla sua sicurezza dopo che in tre diversi case le batterie avevano causato un principio d’incendio. L’indagine federale ha scagionato Gm – che in ogni caso ha richiamato le vetture già  vendute per la sostituzione di alcune parti del motore – ma ha lo stesso contribuito a raffreddare l’appeal della Volt sul mercato. Il Partito repubblicano, tra l’altro, ha accusato gli ispettori di aver dato una mano alla società  solo perché lo Stato ne controlla una quota dopo il salvataggio da 50 miliardi pagato dai contribuenti a stelle e strisce. «La chiusura dell’impianto è una decisione temporanea», ha gettato acqua sul fuoco ieri il portavoce dell’azienda. La Volt ha venduto 603 esemplari a gennaio e 1.023 a febbraio. Nei giorni scorsi il governo della California ne ha autorizzato l’uso nelle corsie preferenziali riservate alle auto del programma car-pool. Una decisione destinata secondo gli auspici di Detroit a tonificare le vendite consentendo di far lavorare a pieno ritmo in tempi brevi la linea di montaggio di Hamtramk


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