“Renderò l’Italia meno bizantina Se farò bene il mio lavoro improbabile un secondo mandato”

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Mentre è impegnato a trasformare l’economia italiana, Monti tiene aperte le porte sul suo futuro politico. Il presidente del Consiglio italiano dice che il suo governo sta cercando di «mettere in moto» una riforma radicale dell’economia italiana, che non potrà  essere portata a termine durante la sua permanenza a Palazzo Chigi, e rifiuta di escludere che rimarrà  in politica dopo la scadenza del suo mandato. E per quanto riguarda la politica economica e europea si aspetta un accordo per il fondo “salva Stati” entro marzo e ritiene che la crisi stia regredendo.
Monti sta cercando di convincere gli italiani che pagando le tasse, incoraggiando la meritocrazia e stimolando la concorrenza il Paese riuscirà  a rilanciare la crescita e contribuirà  a ridurre quello che è il secondo debito pubblico dell’eurozona. «Non possiamo sperare di completare un cambiamento generazionale, inteso nel senso di un cambiamento che normalmente richiede una generazione, in 12 o 15 mesi – sostiene – Ma è importante metterlo in moto». 
Un secondo mandato
«Se io e i ministri del mio governo faremo molto bene il nostro lavoro, non credo che ci siano molte probabilità  che ci chiedano di rimanere in carica», ha affermato il Professore. Secondo Monti, il governo, che punta ad azzerare il disavanzo per il 2013, potrebbe raccogliere presto i frutti della sua prudente pianificazione. Considerando che la finanziaria dell’anno scorso era basata su una previsione di tassi di interesse intorno al 7 per cento, se i rendimenti dei titoli di Stato rimarranno ai livelli attuali l’Italia sarà  ricompensata con «un calo delle uscite per quanto concerne la spesa per interessi».
Spread
«Ritengo improbabile» che lo spread torni a crescere. L’imprevedibilità  degli spread è un fattore da non trascurare, ma nelle ultime settimane, per quanto riguarda l’Italia, abbiamo assistito a un calo costante, anche se graduale. Sinceramente non vedo nessun motivo per cui le cose debbano cambiare». Il mondo vede che «l’Italia sta cambiando marcia e cerca di dotarsi di un sistema di governo un po’ meno bizantino e un po’ più trasparente». 
Il lavoro
Il presidente del consiglio si dice anche fiducioso sulle chance di arrivare a un accordo con sindacati e imprenditori sulle misure per correggere le rigidità  del mercato del lavoro, intervenendo anche sulle tutele contro il licenziamento. È un tema che ha messo in difficoltà , in passato, altri presidenti del consiglio che avevano cercato di fare cose analoghe, come Silvio Berlusconi.
Monti dice che ora è diverso e che forse i tempi sono maturi per incrementare la mobilità  della manodopera, accrescere la produttività  e riformare lo Stato sociale. «Sono sicuro che l’opinione pubblica e i sindacati ormai comprendono la necessità  di questo decisivo passaggio di modernizzazione dell’economia italiana».
La Germania 
La cancelliera tedesca Angela Merkel ha espresso la sua riluttanza a discutere di un rafforzamento del meccanismo europeo di stabilità  nel vertice dell’Unione Europea che comincia oggi a Bruxelles, ma Monti si dice «fiducioso» sulle possibilità  di arrivare a un accordo. «Le dimensioni contano», ha detto ieri il premier italiano. «Se ci sarà  un approccio sufficientemente costruttivo, penso che saremo tutti in una posizione migliore per far fronte ad altri effetti di contagio o a un ritorno di fiamma della crisi». Alla domanda sulle obiezioni tedesche all’incremento del fondo salvastati, Monti risponde: «Non hanno detto che non vogliono discuterne a marzo; hanno detto che non vogliono discuterne il 1° marzo. Marzo, per fortuna, ha 31 giorni». Il primo ministro lussemburghese Jean-Claude Juncker, che presiede la riunione odierna dei ministri dell’Economia della zona euro, ha esortato i Governi a potenziare il fondo salvastati il prima possibile, per sfruttare adeguatamente il momento positivo dei mercati. «Non sarebbe la prima volta che arriviamo un attimo troppo tardi». 
La Grecia
Monti, che la settimana scorsa ha completato i suoi primi 100 giorni a palazzo Chigi, mette in guardia anche dal compiacimento sul rischio default della Grecia. «Ci sono stati molti momenti in cui ho pensato che un simile esito fosse possibile». Sebbene il 14 febbraio, il ministro dell’Economia tedesco Wolfgang Schà¤uble, ha dichiarato che l’Europa è più preparata di due anni fa all’eventualità  di un tracollo della Grecia, il premier italiano spiega: «Non credo che qualcuno possa essere sicuro di una cosa del genere, perché si tratterebbe di uno scenario e di una successione di eventi piuttosto imprevedibili». «Meglio non fare l’esperimento». A suo giudizio, se i leader «non fossero giunti a un accordo sul secondo pacchetto di aiuti alla Grecia, l’esito per il Paese ellenico avrebbe potuto essere drammatico» e questo avrebbe provocato «un effetto contagio sulla Spagna, sull’Italia, nonostante i buoni progressi fatti da questi paesi». 
Una riforma generale dell’economia
Monti dice che il suo Governo sta cercando di «mettere in moto» un cambiamento culturale per convincere gli italiani che pagare le tasse, creare una meritocrazia e favorire la concorrenza sosterrà  la crescita e contribuirà  a ridurre un debito pubblico che è il secondo della zona euro.

(Copyright Bloomberg, traduzione di Fabio Galimberti)


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