«Dispersi» nelle carceri

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Il Tribunale del Riesame ha concesso gli arresti domiciliari solo per Zeno Rocca, padovano, e Federico Guido, di Robassomero (To). Nulla da fare invece per Giorgio Rossetto e Luca Cientanni. Il giudice ha accolto le tesi dell’accusa: per i due imputati si ravvisa il rischio di reiterazione del reato. «Pene durissime» secondo gli avvocati della difesa che hanno annunciato di voler far ricorso in Cassazione. Il Riesame per gli altri no Tav si terrà  invece lunedì 13 febbraio.
Una vicenda inquietante è quella relativa alla “dispersione” di alcuni detenuti, trasferiti d’imperio dal Dap in seguito ad alcune proteste. Due di loro, Giorgio Rossetto e Tobia Imperato, avevano fatto pervenire all’esterno una lettera in cui denunciavano le «pesanti condizioni di agibilità  interne» riservate ai detenuti, rifiutando il rientro nelle celle dopo le ore ridotte di libera uscita. Il giorno successivo un portavoce dell’Osapp, sindacato della polizia penitenziaria, lamentava il proselitismo di «questo gruppo di detetnuti no Tav» che comprometteva «il già  delicato compito di sorveglianza». Dopo poche ore il trasferimento d’urgenza per Rossetto (a Saluzzo), Imperato (a Cuneo), Cientanni (a Ivrea), Bindi, (ad Alba) e Grieco (ad Alessandria). Una prima risposta è giunta dal network di hacktivisti Anonymous. Nella tarda serata di venerdì hanno violato il sito della casa circondariale Lorusso e Cotugno di Torino aprendo una breccia nei suoi sistemi di sicurezza e occupando l’homepage del sito con un comunicato di solidarietà  con i detenuti. Sabato prossimo a Bussoleno è prevista una «festa popolare per la liberazione», ma l’appuntamento più importante sarà  la manifestazione nazionale del 25 febbraio in valle. (gianluca pittavino)


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