Il freddo continua a uccidere: altre 7 vittime

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ROMA – Altre sette vittime per il gelo, e il bilancio totale sale a 30, danni all’agricoltura per almeno 100 milioni di euro, un taglio del 30 per cento nelle forniture di verdure e beni deperibili, temperature polari, quasi 23.900 utenze Enel ieri alle 19 senza elettricità  nel Centro-Sud del Paese, numerosi treni cancellati (tra cui diversi Eurostar), strutture come il teatro Petruzzelli di Bari che accoglieranno i senzatetto, e la prospettiva che il gelo prosegua almeno fino al termine della settimana con una perturbazione siberiana in arrivo da giovedì. In Europa l’ondata di maltempo ha portato a 360 la conta delle vittime per ipotermia: soltanto in Ucraina sono morte 135 persone in 10 giorni.
Ettore Baraldi, camionista bolognese di 68 anni, è morto l’altra notte a bordo del suo Tir carico di carne lungo l’autostrada del Liri, nella zona di Avezzano, in una piazzola di sosta. Era morto invece da alcuni giorni un pensionato di 84 anni, trovato nella propria casa a Campomarino Lido, in provincia di Campobasso, e come lui era morta da almeno 36 ore la donna di 48 anni di origini moldave ritrovata nel bosco del monte Baraldello a Como. All’interno di un casolare nelle campagne di Acquangera sul Chiese, nel Mantovano, c’era il corpo di Pal Surgeyit, indiano di 43 anni, da sei in Italia senza permesso di soggiorno. Nel suo pollaio di Barcaglione, nell’Anconetano, è morto un settantenne, e, a Bagnoli del Trigno (Isernia), nell’orto vicino casa sua, è stato trovato il cadavere di Matilde Mastrodonato, una pensionata di 86 anni residente in paese. L’asfalto ghiacciato è la causa più probabile dell’incidente in cui ha perso la vita un ragazzo di 22 anni nei pressi di Piazza Armerina, nell’Ennese. È poi in condizioni gravissime una ragazza di 31 anni di Montegrimano (provincia di Pesaro e Urbino) dopo una discesa con il bob nella nottata di sabato a San Marino.
Con temperature arrivate a meno 35 (a Trepalle, provincia di Sondrio ieri alle 8), il settore più in difficoltà  è l’agricoltura, soprattutto nel Centro-Sud: «Quasi 50 mila imprese paralizzate e il 25% dei raccolti in campo aperto distrutti; bloccati sulle strade e nelle aziende 100 mila tonnellate di ortofrutta, 200 mila litri di latte, 1 milione di uova e quasi 2 mila tonnellate tra carni bovine, suine e avicole» denuncia la Cia. Ancora la Confederazione italiana agricoltori ricorda che è stato «danneggiato o distrutto il 5% tra alberi da frutta, olivi e viti e ben il 10% delle strutture aziendali, fra serre, stalle, magazzini, cascine e ripostigli». Ogni notte, secondo Confagricoltura, il maltempo brucia 20 milioni di euro, e tutto questo si sta già  riversando in difficoltà  negli approvvigionamenti: la Coldiretti parla di un taglio del 30% nelle zone più colpite dall’ondata di gelo. In difficoltà  anche le ferrovie: 81 i treni che ieri hanno subito variazioni o cancellazioni.
Le previsioni per i prossimi giorni non promettono grandi miglioramenti: oggi la neve colpirà  ancora Nord-Est, Emilia Romagna e regioni adriatiche, ma da giovedì partirà  un nuovo peggioramento che porterà  neve al Centrosud fino in pianura (e Roma torna a rischio), nel basso Lazio, sull’Adriatico, a Napoli e in Puglia.


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Soppesa le parole, misura i toni, stringe gli occhi, nello sforzo di ricordare. Sa che la precisione è l’unica arma che ancora ha. Carmine Schiavone, il giorno dopo la desecretazione dei verbali della sua audizione del 7 ottobre 1997 davanti alla commissione Scalia, riprende il suo racconto. Decine e decine di interrogatori resi davanti ai magistrati della Dda di Napoli, tutti concentrati tra il 1993 e il 1998, disegnando l’organizzazione che ha portato le scorie del nord in Campania.

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