Obama ordina nuove sanzioni all’Iran

Loading

Con un decreto firmato domenica, il presidente Barack Obama ha ordinato di congelare tutte le proprietà  e beni della Banca centrale iraniana e di altre istituzioni finanziare e del governo di Tehran negli Usa. La misura si estende alle banche di altri paesi, che rischiano sanzioni negli Usa se continuano ad avere «significative transazioni» con la Banca centrale dell’Iran.
Con questo decreto l’amministrazione Obama comincia ad applicare una legge firmata in dicembre; le sanzioni contro la Banca centrale cercano di fare terra bruciata attorno all’Iran, che avrà  sempre più difficoltà  a ricevere i pagamenti per il petrolio che esporta. Washington sta cercando di convincere i compratori di petrolio iraniano a rivolgersi ad altri fornitori (l’Arabia Saudita ha promesso di aumentare la sua produzione per sostituirsi all’Iran). Nel suo comunicato, la Casa bianca ribadisce che Tehran «affronterà  pressioni sempre maggiori finché non avrà  risposto alle documentate preoccupazioni della comunità  internazionale circa il suo programma nucleare».
La tensione comntinua a salire, attorno all’Iran, ma anche i segnali contradditori. In una intervista televisiva domenica il presidente Obama ha negato che l’Iran sia in grado di colpire l’America («non ne abbiamo prove»), come sostenuto da fonti israeliane, e ha detto di non credere che Israele abbia deciso se attaccare l’Iran – anche se ha aggiunto che «ogni opzione è sul tavolo». Le minacce reciproche non mancano. Ma anche quelche appello alla ragione: Il ministro degli esteri turco Ahmet Davutoglu ha dichiarato che un attacco occidentale all’Iran «provocherebbe un disastro nella nostra regione. Prima di quel disastro, bisogna impegnarsi sul serio nei negoziati».


Related Articles

Crisi libica. Fayez Serraj si mette in coda da Conte per ricordargli l’alleanza

Loading

Anticamera di due giorni del premier libico che riesce a essere il primo a essere ricevuto dal Conte bis. Tra i temi trattati guerra e immigrazione. Ma il primo ministro italiano gli nega l’incontro con Macron

Per terra, mare e aria i muscoli dell’Alleanza

Loading

Nato. C’è il rischio di uno scontro fra le superpotenze, nel cuore d’Europa, ma è difficile credere che qualcuno sia pronto ad assumersene la responsabilità

Europa in guerra. La via del negoziato tra Russia e Ucraina indicata da un generale

Loading

«L’Europa in guerra» di Fabio Mini, per PaperFirst. Buona parte del libro è dedicata all’Italia e all’assenza di una strategia di difesa coerente che invece sembra limitarsi a riempire gli arsenali delle armi di cui si è appena liberata per mandarle a Kiev

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment