Via libera a Unipol-Fonsai al capolinea l’era Ligresti
MILANO – Dopo una giornata fitta di riunioni, in tarda serata è arrivato il via libera all’operazione che porterà alla nascita di un colosso delle polizze danni che si appresta a chiedere al mercato e ai soci forti di Finsoe circa 2,2 miliardi di ricapitalizzazione. Ma ieri, mentre i consigli di Unipol e Finsoe si sono risolti nel giro di un paio d’ore, quelli di Premafin prima e quello di Fondiaria-Sai poi, si sono protratti fino a tarda sera.
Del resto la moral suasion preventiva della Consob, che ha imposto a Mediobanca di cambiare la regia dell’operazione, avvantaggia più il gruppo di Bologna che quello controllato dalla famiglia Ligresti. E così se la compagnia che fa capo alle cooperative ha preso velocemente atto delle mutate condizioni approvando di buon grado le modifiche al piano che porterà alla nascita del secondo gruppo assicurativo italiano, la famiglia Ligresti e i suoi legali si sono riuniti per ore prima di dare il loro bene stare all’operazione. Anche perché, perfino i 14 milioni destinati alla famiglia di origini siciliane come «indennizzo» per non fare più concorrenza al gruppo, sarebbero stati cancellati. I Ligresti saranno quindi diluiti a una quota di circa il 10% dentro Premafin, e ancora più piccola del futuro polo assicurativo.
Con l’aumento di capitale Premafin riservato a Unipol, il gruppo guidato da Carlo Cimbri non dovrà più pagare un premio di controllo ai Ligresti; né lanciare un’offerta sulla finanziaria. I 350 milioni della ricapitalizzazione saranno interamente dirottati in Fonsai, che a sua volta lancerà un aumento di capitale di poco superiore al miliardo. A quel punto Premafin, che del gruppo assicurativo controlla il 35%, utilizzerà la liquidità ricevuta da Unipol per aderire pro quota alla ricapitalizzazione della controllata.
In serata, il presidente di Unipol Pierluigi Stefanini – insieme a Cimbri – ha illustrato il progetto ai dirigenti del gruppo nella sede di Unipol Banca in piazza della Costituzione a Bologna. Unipol si appresta infatti a lanciare un maxi aumento da 1,1 miliardi, di cui 350 serviranno a Premafin-Fonsai, mentre gli altri 750 saranno utilizzati per rafforzare il gruppo con un occhio di riguardo alle attività bancarie. E così ora che i cda di tutte le società coinvolte nell’operazione hanno dato via libera, in settimana saranno mandati i quesiti in Consob per il via libera all’esenzione dell’Opa su Fonsai e Milano (che a questo punto pare scontato), e le istanze all’Isvap e all’Antitrust che invece potrebbe imporre al nuovo gruppo qualche sacrificio, costringendoli a vendere degli asset assicurativi. A metà marzo saranno quindi nuovamente convocati i cda di tutte le società coinvolte per approvare il bilancio 2011 e le assemblee straordinarie per autorizzare gli aumenti di capitale che invece partirebbero a metà aprile. A quel punto, se nel frattempo le autorità daranno il loro placet, si porteranno avanti le ricapitalizzazioni che dovrebbero concludersi entro maggio. Solo dopo l’estate, sarebbero invece previste le assemblee per approvare la fusione a cascata che parte da Unipol e porta a Milano Assicurazioni, da cui entro fine anno nascerà il gigante italiano delle polizze auto.
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