Equitalia pignora sei case a Luca Laurenti
MILANO – Comunque vada, che dimostri di aver torto o ragione, il comico Luca Laurenti rischia di trasformarsi nella più illustre vittima di Equitalia. L’agenzia ha pignorato, su input dell’Agenzia delle Entrate, sei appartamenti di sua proprietà a Milano per un valore che si aggira intorno ai cinque milioni di euro. L’aggressione alle sue case, in zona corso Buenos Aires, non sarebbe però la conseguenza di evasione o elusione fiscale ma dell’atteggiamento intransigente dello showman, che si rifiuta di pagare una tassa, ritenendo di non doverla pagare. Oggetto della disputa è l’Irap, l’imposta regionale sulle attività produttive, da lui non versata tra il 2000 e il 2005, sebbene abbia regolarmente dichiarato tutti i compensi.
Su questo è nato un contenzioso che ha visto Laurenti perdente in primo grado.A breve ci sarà una sentenza d’appello. Il pignoramento, però, potrebbe essere già eseguito. Il tipo di contenzioso tributario che vede coinvolto l’attore, spiegano al tribunale di Milano, è diffuso: spesso i professionisti si oppongono alle ingiunzioni sostenendo – sulla base di alcune sentenze – che l’Irap non tocca ai professionisti privi di un’organizzazione stabile con dipendenti e uffici.
Su questo s’innesta lo scontro tra il commercialista di Laurenti, Silvio Ceci, e le Entrate. «Non esiste contribuente più onesto del mio cliente – ha detto ieri Ceci – Per la sua attività si affida a un manager e lavora solo con Raie Mediaset. Chi, come lui, dichiara fino all’ultimo centesimo in Italia fa la fine di San Sebastiano». E giù accuse a Equitalia e all’Agenzia delle Entrate, che reagiscono: «Rispettiamo la privacy e, quindi, non entriamo nel merito della vicenda che riguarda il signor Luca Laurenti.
Il suo commercialista, però, risponderà nelle opportune sedi legali per quanto affermato contro la nostra presunta “inefficienza”». Laurent preferisce tacere. E la moglie, Raffaella Ferrari, ne ha parlato solo con il figlio quindicenne. Per dire che «papà non è un disonesto».
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