Nullatenenti e malati immaginari ecco i truffatori del welfare evadono e lo Stato li finanzia
Sono i furbetti del Welfare. Non si sa se siano migliori o peggiori degli evasori fiscali. Certo è che la Guardia di Finanza li pone sullo stesso piano. Finti poveri che beneficiano degli sconti per le prestazioni sociali, dai ticket agli asili nido, studenti che non pagano le tasse universitarie: nel 2011 le Fiamme Gialle ne hanno scovati 4.358. Ma ci sono anche gli statali che fanno il doppio lavoro nella pubblica amministrazione (1.140 sono stati individuati), truffatori del Servizio sanitario nazionale, imprenditori che mettono in cassa integrazione i propri operai e poi riattavano la produzione a spese dell’Inps. Senza contare la massa di truffe e sfruttamento dei soldi pubblici e degli aiuti comunitari che viene messa in atto da una miriade di società : sono stati denunciati 860 soggetti che hanno lucrato complessivamente 250 milioni. Secondo i riscontri delle Fiamme Gialle i truffatori del pubblico denaro sono stati circa 18 mila, con un danno erariale di 2 miliardi. La Finanza ha tracciato anche dieci identikit dei furbetti scovati, dieci frodi-tipo allo Stato, alle Regioni, alla Ue. «La lotta all’evasione fiscale e agli sprechi nella pubblica amministrazione rappresentano le due facce della stessa medaglia», ha dichiarato il comandante generale della guardia di finanza, generale di corpo d’armata Nino Di Paolo, nel commentare i risultati dell’attività svolta dalle Fiamme Gialle a tutela della spesa pubblica.
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