Obama avverte Khamenei “Siamo pronti a intervenire”

Loading

Più volte minacciata dalle autorità  iraniane, l’eventuale chiusura dello stretto – dove transita il 40% del petrolio trasportato via mare – per gli Stati Uniti è considerata una ‘linea rossa’ invalicabile: se qualcuno decidesse di valicarla – è l’avvertimento fatto giungere direttamente al leader supremo iraniano – questo provocherebbe una risposta sicura degli Usa. Intanto ieri una folla di migliaia di persone ha partecipato a Teheran, al termine della Preghiera del Venerdì, ai funerali di stato per lo scienziato nucleare Mustafa Ahmadi-Roshan, ucciso mercoledì da una bomba, attribuita dal regime iraniano alla Cia e al Mossad. La salma è stato sepolta in un cimitero a nord della capitale. I manifestanti hanno scandito “Morte agli Stati Uniti, a Israele, alla Gran Bretagna”, esibendo cartelli col ritratto di Barack Obama con la scritta “terrorista”.


Related Articles

Libano tra commemorazione, crisi e proteste: a Beirut scontri con la polizia

Loading

Libano. Un anno fa l’esplosione che ha causato 200 morti, 6mila feriti e 300mila sfollati. I manifestanti hanno osservato nell’ora esatta dello scoppio un minuto di silenzio e poi si sono diretti verso Piazza dei Martiri e Downtown, che ospita il parlamento, e lì sono partiti i primi disordini

Israele. Netanyahu costretto al passo indietro

Loading

«Non posso far parte di un esercito che potrebbe rappresentare uno Stato che non sarà democratico dopo la riforma di Netanyahu». Una posizione di molti militari, tanto da spingere il ministro della difesa a chiedere lo stop alla riforma

La «nuova sinistra» nell’era di Xi Jinping

Loading

L’area intellettuale e politica, anche dopo la caduta di Bo, resta attiva e decisiva nella critica al neoliberismo

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment