Nigeria, terzo giorno di sciopero: incidenti e coprifuoco
«Il governo dello Stato di Niger ha imposto un coprifuoco di 24 ore nell’insieme delle venti zone amministrative (dello stato) in seguito alla violazione della legge e dell’ordine a Minna», dice un comunicato del governo dello stato. Ieri per il terzo giorno consecutivo le organizzazioni sindacali nigeriane hanno proseguito nello sciopero generale e i sindacati del settore petrolifero minacciano ora un’escalation nella protesta, bloccando la produzione e l’export di greggio. Lo sciopero è stato proclamato contro il caro-benzina. I prezzi dei carburanti si sono impennati, in pratica fino a raddoppiare, dal primo dell’anno, quando il governo di Abuja ha improvvisamente deciso di revocare le sovvenzioni statali che li calmieravano. Oltre allo sciopero generale, nel nord islamico continua la guerra fra cristiani e musulmani: uomini armati hanno fatto irruzione nella notte su mercoledì in un bar nello stato di Yobe, uccidendo 8 persone, tra cui agenti di polizia e un bambino di 7 anni. Anche questo episodio è attribuito al gruppo islamico radicale Boko Haram, come risposta all’attacco, poche ore prima, di una moschea e una scuola islamica nel sud cristiano.
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