I risultati stupefacenti del blitz di fine anno: scontrini a più 100% del giorno precedente
Miracolo a Cortina. Altro che effetto depressivo, istigazione all’esilio festivo, irreparabile danno d’immagine: il blitz di fine anno perpetrato dagli agenti del fisco si è rivelato un toccasana per le casse della città . A giudicare dai risultati, gli 007 dell’Agenzia delle Entrate sono testimonial ben più efficaci dei vari Corona & Belen, Tina Turner o Christian De Sica. Meglio dei cinepanettoni invernali, saldo di una stagione dalle pile scariche: disertato il fu blockbuster «Vacanze a Cortina», i telespettatori seguono (sui tg) l’italico feuilleton «Finanza a Cortina». E anche se i protagonisti non sono le Fiamme Gialle, il finale a sorpresa c’è.
SUPERCAR & BENI ORFANI
La criticatissima operazione di Attilio Befera, che pur essendo in vacanza lì (o forse proprio per quello), ha sguinzagliato 80 uomini tra negozi, centri benessere, alberghi storici e risto-bar da movida, ha dato esiti più che «interessanti» straordinari. Quel fatidico 30 dicembre scorso gli incassi dei ristoranti sono lievitati: più 110% rispetto al giorno prima, più 300% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ancora meglio è andata agli esercenti di beni di lusso, gioiellieri e antiquari: rispettivamente più 106% e più 400%. Buoni affari anche per i bar: più 104% e più 46%. Un commerciante, in particolare, deteneva beni di lusso in conto vendita per 1,6 milioni di euro senza alcun documento fiscale.
Sono le prime conclusioni rese note da un comunicato dell’Agenzia delle Entrate veneta. Altrettanto sorprendente il capitolo auto. L’incrocio tra targhe e codice fiscale degli intestatari di Suv, minicar e bolidi sportivi ha evidenziato alcune piccole stranezze. Su 251 macchine, 133 sono intestate a persone fisiche. Di queste 42 sono quasi indigenti, con una dichiarazione dei redditi pari a 30mila euro lordi nel 2009 e nel 2010. Altre 16 appartengono a contribuenti che hanno dichiarato meno di 50mila euro lordi. Le rimanenti 118 sono intestate a società : per gli stessi periodi d’imposta 19 si sono dichiarate in perdita e 37 hanno avuto ricavi per meno di 50mila euro lordi. Ricapitolando: su 251 possessori di supermacchina, solo 75 persone fisiche e 62 società pare abbiano i soldi per comprarsela. Chissà come faranno, poveri diavoli, a sobbarcarsi le spese per l’hotel, i pasti, lo ski-pass, una cioccolata calda o un’eventuale massaggio relax. È proprio il caso di dire: la vacanza di una vita.
Non importa. Quel che conta è che la località ampezzana ieri piangente per il vulnus alla privacy di ospiti più o meno illustri sia tornata ridente. Scrive al riguardo l’Agenzia delle Entrate: «L’operazione fa parte della normale attività di presidio del territorio. L’esperienza e la professionalità dei funzionari è tale per cui il controllo è stato effettuato con il minimo intralcio allo svolgimento dell’attività commerciale». Aggiungendo, con una certa malizia, che in alcuni episodi «i funzionari sono stati addirittura scambiati per commessi dalla clientela».
Insomma, altro che deterrente agli affari: gli 007, evidentemente belli e affabili, eleganti e cortesi, hanno fatto da traino alle vendite di Capodanno stimolando gli acquirenti a mettere mano al portafogli e i venditori a digitare scontrini ed emettere fatture a getto continuo. E pensare che il controllo ha riguardato solo 35 esercizi su un migliaio. Anche l’addolorato sindaco Andrea Franceschi avrà cambiato idea: continuando così Cortina diventerebbe il comune più abbiente della Via Lattea. Polverizzando la concorrenza di Sankt Moritz, più volte evocata dagli inviperiti esercenti come modello di ospitalità non invadente.
L’unico che resta pervicacemente contrario a questo tipo di incentivi al commercio è il Pdl Fabrizio Cicchitto: prima si orripilava per gli «inaccettabili controlli ideologici» e ora che l’ideologia ha trovato radici nei numeri si duole comunque per l’assenza di «sobrietà e riserbo» dell’Agenzia. Che diamine, passi l’interferenza con l’operosa attività di valligiani e vacanzieri, ma che bisogno c’era di farlo sapere a tutti?
LA MOLTIPLICAZIONE DEGLI SCONTRINI
Persino Daniela Santanché mostra qualche esitazione sulla moltiplicazione delle ricevute fiscali, però guai a «liste di proscrizione». Silenzio prudente dalle parti di chi Gelmini, Galan, il leghista Fugatti se l’era presa con la demonizzazione della ricchezza, il furore ideologico, il terrorismo psicologico, l’allarmismo recessivo. E invece. Incassi boom. Giro d’affari vorticoso. Tutti a bere aperitivi, comprare opere d’arte, fare la pulizia del viso, divorare casunziei e torta di mele. Capodanno si è trasformato in Natale, i vituperati agenti del fisco in Re Magi. Ma se qualcuno vorrà offrire loro un prosecco di ringraziamento, non si dimentichi lo scontrino.
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