Il Friuli nega i fondi a Bellocchio

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Stop ai finanziamenti per il film Bella addormentata che Marco Bellocchio sta girando, ispirandosi alla vicenda di Eluana Englaro, morta a Udine nel 2009 dopo 17 anni di coma vegetativo. La decisione è stata presa dal Consiglio regionale che nell’ultima riunione dell’anno ha approvato un ordine del giorno dell’Udc firmato dal capogruppo Edoardo Sasco. «Non vogliamo passare per una regione dove vige la cultura della morte» ha detto Piero Camber (Pdl), presidente della commissione cultura del consiglio. Il presidente della Film commission – ente che dal 2000 istruisce le pratiche per l’ammissione a contributo dei corto e lungometraggi che si girano in regione – ha precisato di non aver ricevuto ancora alcuna richiesta di finanziamento da Riccardo Tozzi e da Cattleya che produrranno il film di Bellocchio. «Al momento è arrivata la sceneggiatura – ha detto il presidente della Film commission, Federico Poillucci -, la domanda ancora no. Magari arriverà  il prossimo mese di gennaio». La Film commission istruirà  la pratica del film «Bella addormentat» tenendo conto dell’attrazione imprenditoriale sul territorio con relativo indotto economico; dell’incentivazione dell’occupazione di maestranze locali; di sviluppo dell’economia; di promozione e valorizzazione del territorio. Sempre la Film commission ha precisato che «nel merito quello di Bellocchio non sarà  un film su Eluana Englaro. Peraltro, se anche lo fosse – è stato detto – esso verrebbe parimenti valutato secondo i criteri consolidati». Montano già  le polemiche, Beppe Giulietti e Federico Orlando, rispettivamente portavoce e presidente di Articolo 21, si chiedono in una nota: «Chi ha paura di Eluana Englaro e di Marco Bellocchio?» e prosegue. «Il film, stand«o ad alcune dichiarazioni, non promuoverebbe il territorio e comunque affronterebbe un tema che è stato fonte di polemiche – continua la nota -. Ci auguriamo che si tratti solo di un equivoco, di uno spiacevolissimo equivoco, che sarebbe opportuno dissolvere subito, prima che prenda corpo il legittimo sospetto che qualcuno abbia ancora paura, anzi il terrore della memoria di Eluana». Sulla polemica interviene anche Beppino Englaro, il padre della ragazza: «Bellocchio si ispira a questa vicenda, in particolare agli ultimi giorni di vita di Eluana, guardandola dal punto di vista politico ma sullo sfondo ci sono i grandi temi della vita e della morte. Quando si muove un regista del suo livello si dovrebbe solo essere curiosi di vedere la sua immaginazione cosa riuscirà  a creare, non reagire in maniera limitata». «Nel film non c’è la figura di Eluana né la mia – continua Englaro – Non hanno capito che il film non è contro nessuno e che questo tema va, in ogni caso, affrontato»


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