La lobby di Dio è «Cosa Loro». Con soldi pubblici

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Manifestolibri ha recentemente pubblicato Cosa Loro di Sebastiano Canetta ed Ernesto Milanesi, noti ai lettori di questo giornale per le numerose inchieste sul Nordest (pp. 176, euro 18). Giornalismo all’altezza delle’emergenza imposta dai tempi che stiamo vivendo. Graffiante e impietoso. Avevamo avuto modo di conoscerli con il viaggio-inchiesta Legaland, in cui avevano tratteggiato un ritratto lucido e anticipatore delle contraddizioni e dei guasti emersi nel passaggio dal sistema Galan al governo leghista di Zaia. In Cosa Loro affondano i canini ben affilati dell’inchiesta «necessaria» nell’universo dei «ragazzi di Don Giuss». Comunione e liberazione. Compagnia delle Opere. Il regno lombardo-veneto della sussidiarietà .
Quando è arrivato sugli scaffali delle librerie venete il mondo politico locale (oltre ai diretti interessati) si è precipitato a comprarlo e parecchi sono stati i mal di testa post lettura. 
Perché Milanesi e Canetta spiegano, senza tanti giri di parole, che questa sussidiarietà  è «Patrimonio pubblico da stornare nel circuito di aziende che diventano consorzi, nella rete delle società  cooperative a responsabilità  limitate con la vocazione ai contributi, nella galassia di un cattolicesimo perfettamente integrato a sistema». I due autori si basano sull’inoppugnabilità  dei fatti ed emergono prepotenti le connessioni tra ciellini e scandali passati e presenti. E con la stessa tranquillità , dettata dall’evidenza, analizzano il compromesso storico tra ciò che resta delle Coop rosse e la galassia della Compagnia delle Opere.
Bersani, Penati, Milano, Formigoni, Angelo Scola il papa di Cl, Il San Raffaele… Nessuno è assente in questa storia che racconta un potere enorme. Politico, economico, sociale. Sorge spontanea la domanda su quanto può essere pio tutto questo, in poche parole cosa c’entri con lo spirito fondatore, profondamente segnato dalla fede. Ma in realtà  non ha più senso. Il fatto è che quando ci si trova di fronte a una holding targata Nordest, la realtà  supera ogni possibile speculazione religiosa o filosofica. 
Gli autori macinano episodi, cuciono interviste, testimonianze, ricostruiscono passaggi, snocciolano curriculum, visure camerali. Anche a livello locale nessuno è assente e, dal punto di vista strettamente storico, questa inchiesta è di indubbio valore. Gli anni, gli episodi e i nomi vanno a braccetto. E si arriva all’oggi: «Sanità  e Università , Turismo e logistica. Politica bipartisan, Carroccio compreso».
In Cosa Loro, le sorprese non mancano. Anzi. «Comunione&Fatturazione» non è una facile battuta ma il frutto di un certosino lavoro di ricerca che parte da via Forcellini a Padova e arriva in Nuova Zelanda, ultima frontiera dell’offshore. «La mitologia ciellina evidenzia la testimonianza umana, ma eclissa le informazioni patrimoniali; esalta la fede comunitaria senza narrare la vocazione secolare; distribuisce a piene mani sussidiarietà  e scorda la confessione del flusso di denaro pubblico che si privatizza».
Sanità , logistica… A Padova, Venezia, Trento, Verona. La casta che non fa notizia. I pesci in barile. La lobby invisibile. Beh, in questo libro non lo è affatto. L’ultimo capitolo è un elenco di nomi e aziende, società . Cosa Loro è inquietante come un noir. Denaro, potere, trasversalità . La lobby di dio incute timore.


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