Iraq, la tensione resta alta nel governo
Dal Kurdistan iracheno in cui si è rifugiato, quest’ultimo ha dichiarato: «Il primo ministro Nuri al-Maliki dovrebbe preoccuparsi della sicurezza del paese piuttosto che perseguitare politici patriottici». E ha aggiunto: «Con i suoi comportamenti irresponsabili al-Maliki ha innescato una crisi nazionale che ora non è facile controllare». Per al-Maliki, dietro gli attentati che, l’altroieri, hanno ucciso almeno 70 civili e ferito 200 persone a Baghdad, si cela una precisa strategia politica volta a destabilizzare il processo politico in corso. Gli attentati si sono verificati pochi giorni dopo che il premier aveva chiesto ad Hashimi di consegnarsi alla magistratura.
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