Guida alla manovra. Il fisco
Le entrate fiscali, del resto, fanno la parte del leone nella manovra del governo Monti: dei 34,9 miliardi che vengono recuperati dal decreto, l’85% è rappresentato proprio dalle maggiori entrate, pari a 26,1 miliardi. Casa a parte, che assorbe quasi metà di questa somma (11 miliardi sulla casa), solo dall’aumento dell’accisa sui carburanti, peraltro già scattata, sono destinati ad arrivare quasi cinque miliardi di euro l’anno (per l’esattezza 4,8 miliardi a regime). L’altra voce pesante, che impatterà su gran parte dei contribuenti, è quella relativa alle addizionali regionali sull’Irpef che sono state aumentate anch’esse a partire già dal 2011 (2 miliardi il gettito atteso). L’aliquota di base dell’addizionale Irpef regionale viene infatti innalzata dallo 0,9 all’1,23%, allo scopo di finanziare la crescita della spesa sanitaria. Ovviamente, a fronte delle maggiori risorse, le Regioni si vedranno tagliare dallo Stato fondi per un pari importo.
Patrimoni
Con il decreto sono state poi rimodulate le imposte di bollo sul risparmio. La tassa sugli estratti conti bancari annuali (pari a 34,2 euro) viene azzerata per i titolari dei conti correnti con giacenze medie inferiori ai 5 mila euro l’anno, ma viene aumentata a 100 euro per le società . E soprattutto scatta un’imposta di bollo proporzionale al patrimonio sugli altri strumenti finanziari. Le comunicazioni alla clientela relative a tutti i prodotti e strumenti finanziari, anche non soggetti a obbligo di deposito, a esclusione dei fondi pensione e dei fondi sanitari, sono infatti assoggettate a una imposta pari all’1 per mille per il 2012 e all’1,5 dal 2013.
Scudo, tassa bis
All’imposta sono soggetti anche buoni postali fruttiferi, a eccezione di quelli di valore di rimborso non superiore a 5 mila euro. Sulle attività finanziarie emerse grazie allo scudo fiscale si applicherà un’imposta speciale annua dello 0,4% annuo, che tuttavia nel 2012 e nel 2013 avrà un’aliquota maggiorata (pari all’1 e all’1,35%). E d’ora in poi saranno tassate anche le attività finanziarie e gli immobili detenuti all’estero e dichiarati. Nel pacchetto ci sono le tasse sul lusso (auto potenti, barche e aerei), ma anche la conferma dei bonus del 36% sulle ristrutturazioni edilizie e del 55% sulle riqualificazioni energetiche (dal 2013 scenderà anch’esso al 36%). Il vero rischio, però, è l’aumento dell’Iva dal prossimo settembre: 2 punti in più se, prima, non verranno trovati 16 miliardi per il 2012 con la riforma del Fisco e dell’assistenza
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