L’emergenza e le misure: Quel cancro da sessanta miliardi terza causa di danno all’erario così siamo diventati maglia nera

Loading

 

ROMA – È una voragine in cui sprofondano i conti pubblici. Sessanta miliardi di euro che, in un Paese chiamato a stringere la cinghia, rappresentano il costo della corruzione. Il fenomeno, hanno spiegato i giudici contabili, è in costante crescita «e si è insediato e annidato dentro le pubbliche amministrazioni». Finendo per costituire la terza causa di danno all’erario. 
L’ultimo allarme, fatto risuonare nel corso di un’audizione alla Camera dal presidente della Corte dei conti Luigi Giampaolino, ha trovato pronta eco nelle tabelle di Transparency International, che vedono l’Italia scendere in due anni dal 63° al 69° posto dell’indice di percezione della corruzione. Siamo in compagnia del Ghana e delle Isole Samoa e quartultimi in Europa davanti solo a Grecia, Romania e Bulgaria. Non sono numeri vuoti: Transparency ha stimato che per ogni peggioramento in classifica si perde il 16 per cento degli investimenti dall’estero. Al contrario, scalando qualche gradino, si attrarrebbero preziose risorse.
L’economia reale, insomma, risente oggi più che mai dell’effetto nefasto del malaffare. Nelle capitali politiche del Continente, anche in questo campo, hanno puntato gli occhi sul nostro Paese: il Greco, l’organismo del consiglio d’Europa deputato alla prevenzione e al contrasto della corruzione, in un recente rapporto ha espresso preoccupazione per la mancanza di un programma nazionale coordinato e per l’indipendenza “solo parziale” delle strutture chiamate a fronteggiare il ritorno delle mazzette negli uffici pubblici. D’altronde, l’istituzione di un’autorità  unica anti-corruzione sganciata dal potere politico è prevista anche da diverse convenzioni internazionali, dell’Ocse come dell’Uncac, un’organizzazione di Stati nata per combattere le infiltrazioni illecite nell’amministrazione.
Il tutto mentre la nuova legge contro la corruzione, varata dal governo Berlusconi nel marzo del 2010, dopo il sì del Senato attende ancora il via libera definitivo della Camera. Il ministro della Giustizia Paola Severino ha annunciato una riforma per sanzionare nuove figure giuridiche come la corruzione privata all’interno delle imprese. Il crimine, per adesso, corre più veloce delle norme.


Related Articles

Trent’anni di Aids tra successi e sconfitte

Loading

  Aids manifesto Era il 5 giugno 1981 quando su Morbidity and Mortality Weekly Report, la rivista dei Centers for Disease Control and Prevention degli Stati Uniti, venne pubblicata la strana storia di 5 giovani omosessuali maschi di Los Angeles che avevano contratto una polmonite da Pneumocystis carinii.

Chiamate mute ai futuri clienti il Garante diffida Enel Energia

Loading

Famiglie e imprese hanno ricevuto 10-15 squilli senza nessuno dall’altra parte 

Grandi diseguaglianze crescono, italiani mai così poveri: 23% a rischio

Loading

Rapporto della Banca d’Italia: situazioni gravi soprattutto al Sud, tra i migranti e per i nuclei con capofamiglia più giovani

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment