Esuberi nel sistema produttivo in tre anni lavoro giù del 24%
Risultato: 800mila occupati in meno nel 2013 rispetto al 2008, prevede Confindustria e un tasso di disoccupazione destinato a salire al 9%. Grazie anche al mancato riassorbimento delle maestranze in cassa integrazione (che oggi tocca secondo la Cgil 1,2 milioni di persone). Chi paga il pedaggio più salato alla crisi? Dal 2008 – anno dell’ultima recessione – l’occupazione è scesa del 24%, la percentuale più alta tra i giovani tra i 15 e i 24 anni, penalizzati dai contratti più precari. Una falcidia (-10,6%) più pesante tra quelli che hanno in tasca solo la licenza media. La riforma del lavoro dovrebbe essere la seconda tappa dell’agenda del Governo Monti. E in cantiere, proprio per arginare gli effetti della crisi, ci potrebbe essere la decisione di garantire uno stipendio minimo di sussistenza ai non occupati.
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