Rimesse, dall’Ue trasferiti 31 miliardi nel 2010 verso i paesi d’origine

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BRUXELLES – L’istituto di statistiche della Commissione europea, ha reso noti oggi gli ultimi dati relativi ai trasferimenti di fondi da parte dei migranti nell’Unione europea, le cosiddette “rimesse dei lavoratori espatriati”. Secondo Eurostat, i fondi trasferiti nel 2010 dai migranti nel loro ex paese di residenza ammontano complessivamente a 31,2 miliardi di euro. Queste cifre comprendono sia i flussi “intra-Ue”, ossia tra paesi dell’Unione europea, sia i flussi “extra-Ue”, ossia da un paese Ue verso altri paesi non comunitari.

Come precisa lo stesso istituto Eurostat, i dati sulle rimesse sono molto difficili da quantificare, in quanto si riferiscono a molte transazioni di piccole dimensioni attraverso una molteplicità  di canali, a volte informali quando non illegali. Nel quadro delle rilevazioni statistiche della bilancia dei pagamenti, le rimesse dei lavoratori espatriati comprendono i trasferimenti correnti (in denaro o in natura) da parte dei migranti che vivono e lavorano in uno Stato membro verso altre persone residenti nei paesi dove i migranti hanno precedentemente vissuto. Le persone che lavorano e vivono in un altro paese per meno di un anno non sono considerati come “espatriati”, ma semplicemente come “non residenti”; le loro transazioni sono quindi registrate nelle statistiche della bilancia dei pagamenti sotto la voce “redditi da lavoro dipendente”.

Così definiti, i trasferimenti dei migranti nei loro paesi di origine sono aumentati costantemente fino al 2008, principalmente a causa di importi trasferiti al di fuori dell’UE. Questa tendenza è stata interrotta nel 2009 dalla crisi economica. Un parziale recupero è stato osservato nel 2010, anche se gli importi trasferiti sono rimasti inferiori rispetto al 2007. Il flusso totale delle rimesse nell’UE-27 è pari a 31,2 miliardi di euro nel 2010, contro 30,4 miliardi nel 2009, con un incremento del 3%. Il 72% delle rimesse è stato destinato a paesi extra-Ue, tanto nel 2010 come nel 2009. Crisi finanziaria a parte, si tratta comunque di un fenomeno complessivamente in crescita. Rispetto al 2004 infatti, le rimesse dei migranti sono aumentate di 11,8 miliardi di euro, ossia +60,8%. Le rimesse dei lavoratori espatriati provengono soprattutto da Spagna (7,2 miliardi di euro, pari al 23% delle rimesse totali nell’Ue), Italia (6,6 miliardi, 21%), Germania (3,0 miliardi, 10%), Francia (2,9 miliardi,  9%) e Grecia (1,1 miliardi, 3%).
L’Italia è però il solo paese ad aver conosciuto una diminuzione, anziché un aumento, delle rimesse, che nel periodo 2009/2010 sono calate di circa 220 milioni di euro, e questo a discapito esclusivamente delle rimesse verso i paesi extra-Ue. (Carlo Caldarini)

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