Blog e social network l’opinione pubblica è sempre più in Rete
Il modo di informarsi degli italiani continua a presentarsi articolato. Vecchi e nuovi media si intrecciano nello stile di informazione dei cittadini. E la rete si è ormai consolidata come una risorsa importante a questo fine. Non solo per comodità e velocità , ma anche perché ritenuta più libera e democratica.
Sono alcuni dei risultati che emergono dalla XXXII edizione dell’Osservatorio sul capitale sociale degli italiani Demos-Coop, che si è concentrata sul rapporto tra i cittadini e i media.
La tv resta il cardine attorno al quale ruota l’informazione: viene utilizzata quotidianamente dall’84% degli italiani. I giornali e le radio sembrano scontare una lieve flessione rispetto allo scorso anno. Ma vi ricorrono, ogni giorno, rispettivamente il 28% e il 39% dei cittadini. Poi ci sono i settimanali.
Ma quel che pare ormai consolidato, considerando le precedenti rilevazioni, è l’utilizzo della rete. Ovvero, internet come fonte di informazione. Il 39% degli intervistati dichiara di utilizzarla ogni giorno per informarsi, attraverso i suoi molteplici canali: portali, blog, streaming tv, radio, podcast, testate varie, agenzie e rassegne stampa.
Del resto non si può ignorare che internet oltre ad essere ritenuto il media più democratico è anche l’unico, tra le fonti informative considerate nella ricerca, ad incrementare la sua credibilità presso gli italiani. Rispetto al 2009 si registra infatti una calo in termini di libertà e indipendenza di media come tv, radio e quotidiani. Internet, invece, è in controtendenza: dal 35 al 40%. Tra quanti ricorrono quotidianamente alla rete per informarsi tre su quattro leggono anche i giornali online. È un segmento di cittadini interessante, con un profilo particolare, per certi aspetti prevedibile.
Non si caratterizzano per tratti sociografici quali il genere o l’età , anche se prevalgono leggermente gli uomini e le coorti di età centrale. Ma si distinguono rispetto alla media per essere più scolarizzati e per appartenere a categorie come professionisti, tecnici e impiegati. Sono spesso online. Probabilmente anche attraverso smartphone, tablet e connessioni wireless. Usano la rete non solo per i social network ma ancor di più per discutere e informarsi di politica. Si mobilitano online, attraverso la partecipazione a petizioni e a campagne di opinione. Si dicono interessati alla politica e si identificano maggiormente nelle posizioni ideologiche di sinistra e centrosinistra.
La mappa della fiducia nei notiziari appare piuttosto chiara, e coerente con un profilo innovativo: indicano SkyTG24, RaiNews24, Tg di La7, oltre a RadioRai e Radio24. Relativamente ai programmi di informazione questi cittadini esprimono maggiore fiducia verso Servizio pubblico, 8 e Mezzo, L’infedele, Ballarò, Report, Che tempo che fa, In ½ Ora, Italialand, In onda, L’intervista, Piazza Pulita. Mentre danno minor credito, rispetto agli italiani, a Porta a Porta, Matrix e Striscia la notizia.
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