Pensioni, aumenti sotto 1.405 euro si tratta per maggiori detrazioni Ici
ROMA – Pensioni basse, rimodulazione detrazioni Ici prima casa, ma anche aumento del prelievo sui capitali scudati e tetto agli stipendi dei manager pubblici. Nell’esame lampo della manovra anti-deficit da 20 miliardi, per il 90% composta da tasse, e appena atterrata in Commissione Bilancio della Camera può esserci spazio per modifiche a “saldi invariati”. Intanto un primo giudizio sulla manovra è giunto dall’Istat che ha messo in guardia sul rischio di un «impatto sfavorevole sulla crescita» per l’aumento delle tasse e per la deindicizzazione delle pensioni. Per il presidente dell’istituto Giovannini, il pagamento della nuova Imu può aumentare la possibilità di povertà per 1,6 milioni di famiglie. D’altra parte, secondo l’Istat in audizione alla Camera, il varo della manovra è stato salutare per i conti pubblici: il calo dello spread di un punto porta un risparmio, a regime, di 19 miliardi.
Il tema più delicato è quello della previdenza: quasi scontato l’aumento della platea di chi non subirà il blocco della indicizzazione (salirebbe da 936 a 1.405 euro): «Si va verso l’accordo», ha detto il vicemimistro al Welfare Martone. Mentre prove d’intesa ci sarebbero, dopo l’audizione dei sindacati, per una deroga sull’età pensionabile per i lavoratori in mobilità .
La caccia alle risorse è aperta: il Pd, favorevole ad alleggerire il blocco per le pensioni più basse e all’intervento per i lavoratori in mobilità , proporrebbe un aumento del prelievo sui capitali scudati (1,5%) che può salire di un punto. Contatti serrati con il governo vengono tenuti in queste ore dai due relatori della manovra: Leo (Pdl) alla Commissione Finanze e Baretta (Pd) alla Bilancio. L’ipotesi più praticabile sarebbe quella di definire le correzioni in Commissione, il nuovo testo sarebbe poi assunto dal governo e presentato sotto forma di maxi-emendamento in aula con la fiducia. Venerdì alle 11 scadrà il termine per la presentazione degli emendamenti da parte dei gruppi e Lega e Idv sono, per diversi motivi, sul piede di guerra, mentre Pd e Pdl hanno assicurato che non presenteranno proposte di modifica. Altro tema sul tavolo, la finanza locale: dal testo è spuntata la possibilità per i Comuni di azzerare, attraverso detrazioni, l’Ici (a patto che non si aumenti quella sulle seconde case). Disagi anche sulla detrazione da 200 euro sull’Ici prima casa: sia Acli che Pd propongono di modularla in relazione ai figli e al reddito. Infine per recuperare risorse si parla di riproporre il tetto alle retribuzioni dei manager pubblici a 350 mila euro lordi annui introdotto da Prodi e congelato dal Pdl; sui lavora anche a un prelievo per le pensioni d’oro.
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