Contante, soglia a 500 euro Iva più cara per detassare i lavoratori e le imprese

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ROMA – Super Ici, soglia del contante a 500 euro e aumento dell’ Iva per finanziare la detassazione di lavoratori e imprese. Ma c’è anche l’idea, per ora anticipata a titolo personale dal ministro del Welfare, Elsa Fornero, di introdurre in futuro il reddito minimo garantito, come strumento contro la povertà : «è una direzione verso cui l’esecutivo lavorerà ».
Dopo il «no» secco dei sindacati sulle pensioni il governo riapre la partita della manovra a tempo di record: tra sabato e domenica Mario Monti vedrà  parti sociali. A giocare all’attacco ieri è stato il ministro per lo Sviluppo economico Corrado Passera: «Stiamo rischiando sicuramente di rientrare in recessione», ha detto parlando alla Confcommercio ed ha assicurato che saranno varati provvedimenti in grado di «suddividere sacrifici e benefici».
Ed è proprio il tema del rilancio dell’economia e del potere d’acquisto che ieri ha preso corpo. L’aumento dell’Iva, probabilmente di 2 punti, dal 21 al 23% potrebbe essere utilizzato per un taglio delle tasse ai lavoratori dipendenti: un aumento delle detrazioni Irpef per i redditi più bassi o un bonus sulle tredicesime; parte delle risorse andrebbe anche alla diminuzione del cuneo fiscale a favore delle aziende con tagli alla parte dell’imponibile Irap costituita dal costo del lavoro. Mentre si studia questa ipotesi si definisce anche l’intervento sulla casa. Probabilmente si rinuncerà  ad una vera e propria patrimoniale, ma si sceglierà  la strada di una SuperIci o SuperImu: si tornerà  a pagare la tassa sulla prima abitazione, si aumenteranno le rendite catastali del 15-20%. Tutto il meccanismo sarà  tuttavia modulato in base ai redditi, al numero delle case o alle situazioni familiari in modo da tutelare le fasce più basse. L’altro ambito di azione è quello della lotta all’evasione. Uno degli strumenti che il governo metterà  in campo è quello dell’abbassamento della soglia al di sotto della quale sarà  consentito pagare in contanti: si parla di 500 euro, ma si studiano anche misure più radicali (100 o 200).
La manovra, tesa a raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013, continua ad aggirarsi intorno ai 20-25 miliardi (ieri i dati del fabbisogno fino a novembre hanno fatto registrare un miglioramento di 8,6 miliardi), sarà  varata lunedì con tutta probabilità  con un disegno di legge. L’obiettivo è di farla approvare dl Parlamento in tempi record: il provvedimento dovrebbe arrivare il giorno stesso in Commissione Bilancio della Camera per essere approvato dall’aula tra il 12 e il 15 dicembre.
Prende corpo anche il pacchetto liberalizzazioni che investirà  più settori: dal commercio, alle professioni, alle farmacie. Resta in piedi naturalmente l’intero apparato dei tagli e della spending review cui stanno lavorando al Tesoro: colpi di forbice si prevedono anche per Forze armate per le quali il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola ha annunciato una cura dimagrante rispetto ai 190 mila effettivi e una vendita di immobili e caserme.


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