Il Pd in piazza per la spallata “Governo autorevole o voto”

Loading

ROMA – Oggi è il giorno della piazza. Tricolore. Con migliaia di persone (organizzati 700 pullman, 14 treni, 2 navi). Con il pensiero alla tragedia della Liguria e della Toscana (sarà  lanciata la sottoscrizione per aiutare gli alluvionati, e ridotta la festa annunciata). Con l’obiettivo di fare sentire la voce dell’Italia migliore. Con le parole d’ordine: «Cambiamento, fiducia e ricostruzione. O si cambia il governo o si anticipano le elezioni come hanno fatto altri governi in Europa. Berlusconi deve fare un passo indietro». Pierluigi Bersani difende la scelta del Pd di una grande manifestazione in piazza San Giovanni: «Chi dice che la manifestazione democratica è inopportuna, sbaglia». La piazza della protesta civile può essere una delle tessere della spallata a un governo in agonia, in uno dei momenti più drammatici per l’Italia. L’inizio della liberazione: sperano i Democratici, sicuri che «Berlusconi teme le Idi di novembre, a marzo non arriva». E nelle trenta cartelle di discorso, circa un’ora, che Bersani ha finito di limare ieri sera, c’è la sfida per il “dopo”.
«L’Italia merita rispetto e un futuro migliore», ripeterà . Come già  nello spot online della manifestazione preceduto dal filmato di Merkel e Sarkozy che ridono dell’affidabilità  del premier italiano. Il Pd è certo che al 2013 questo governo non approda. Pronti a votare oppure ad appoggiare responsabilmente un governo tecnico. A condizione che sia «autorevole, composto da persone autorevoli in Italia e all’estero». Non ci sarà  sponda insomma a un esecutivo di Gianni Letta o di Schifani. Insisterà  quindi su un altro tasto, il segretario: l’equità . «Servono misure eque, nessuno pensi a fare macelleria sociale», è l’avvertimento. Quello che Di Pietro voleva sentir dire. Il leader di Idv sarà  in piazza. Non ci sarà  Vendola, ma presente una delegazione di Sel.
C’è l’incognita meteo (prevista pioggia in mattinata: per questo tra i gadget c’è anche il poncho impermeabile). Nel partito le polemiche scemano. Non ci sarà  Follini, ma tutti presenti da Fioroni a Veltroni, D’Alema, Bindi e anche Renzi il “rottamatore”. Enrico Letta accoglierà  dalle 9,30 i manifestanti che arrivano alla stazione Termini. Alemanno ha proibito i cortei, ma saranno sfilate alla spicciolata. Hollande non ci sarà , manda un video. Bersani parla alle 16. Musica dalle 12,30, e alle 14,30 Boldrini; il leader Spd, Gabriel; poi ancora musica con i Marlene Kuntz e Vecchioni.


Related Articles

LA STRADA STRETTA DI BERSANI

Loading

  LA MISSIONE che oggi il Capo dello Stato affiderà  a Bersani è ai limiti del temerario. Costruire la Terza Repubblica su una piccola maggioranza «da combattimento» e due grandi minoranze «di blocco». Il leader del Pd deve tentare un «governo strano», che per nascere ha bisogno di non essere sfiduciato dal Pdl e per durare ha bisogno di non essere impallinato dall’M5S.

SE SUI DIRITTI CIVILI IL PARLAMENTO VA CONTROMANO

Loading

La verità è che negli ultimi venti anni la tutela dei diritti è stata garantita quasi esclusivamente dai giudici costituzionali e ordinari, mentre il Parlamento cercava di ridurne illegittimamente l’ampiezza o rimaneva colpevolmente silenzioso

«Guardiamoci negli occhi» Ma è competizione continua tra due leader troppo diversi

Loading

Si sono abbracciati e ora sono seduti vicini, ad ascoltare Epifani. Renzi, nervoso, teso, non riesce a stare fermo. Letta è immobile.

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment