Dopo le feste via alla corsa dei treni Ntv E Moretti vuole disdettare il contratto Fs

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ROMA – Ntv, la compagnia ferroviaria privata concorrente di Trenitalia sull’alta velocità , scalda i motori. L’avvio dell’attività , ha annunciato l’amministratore delegato Giuseppe Sciarrone, è previsto per la metà  di gennaio e quindi dopo le festività  natalizie. I tempi del semaforo verde alla Nuovo trasporto viaggiatori di Luca Cordero di Montezemolo e Diego Della Valle, sono legati a quelli dell’omologazione dei nuovi treni Alstom, che termineranno la prossima settimana. Da quel momento passeranno circa due mesi prima dell’autorizzazione definitiva all’attività . Dopo l’avvio dei primi collegamenti in partenza da Roma Tiburtina per Milano e Napoli, da marzo sarà  possibile partire dalla stazione Ostiense di Roma, sottoposta a profondi lavori di ristrutturazione prima di trasformarsi nel centro strategico della società . Da quel momento i treni rosso Ferrari di Montezemolo collegheranno Napoli, Roma, Firenze, Bologna, Milano e Venezia.
Nel futuro di Ntv, ci sono tra l’altro, anche i servizi “tradizionali”, quelli regionali e di lunga percorrenza, come i treni che attraversano da Sud a Nord il Paese e che Trenitalia ha deciso di tagliare dopo la riduzione del 50% dei fondi messi a disposizione dal ministero dei Trasporti. Secondo l’ad di Ntv, c’è però un altro nodo da affrontare, quello del sistema di tariffazione che pesa sulle aziende che si affacciano all’alta velocità . Quelle in vigore sono le tariffe «più onerose d’Europa», ha spiegato Sciarrone e «al contrario di oggi, dovrebbero essere legate al traffico effettivo» sviluppato sulle tratte. I dati, raccolti e analizzati dal centro studi della società , parlano chiaro: a parità  di potere d’acquisto nel nostro Paese le aziende (Ntv e Trenitalia) pagano al gestore della rete Rfi quasi 13 euro per treno-chilometro contro i 12,3 delle linee transalpine, gli 11,2 di quelle spagnole, i 10,6 richiesti in Germania.
Sul fronte opposto, quello di Fs, l’ad Mauro Moretti ha risposto indirettamente a Repubblica, e alla notizia della chiusura di buona parte dei servizi cuccetta sui treni notte dal Meridione al Nord. Moretti, che per fronteggiare l’arrivo dei privati sulla rete si dice pronto a disdire l’oneroso contratto di lavoro in vigore nelle Fs, ha detto di «non aver previsto la chiusura del servizio ma una razionalizzazione che lo limita alle sole ore notturne». L’ad apre anche all’istituzione dell’Authority dei Trasporti, incassando il plauso di Michele Meta del Pd. Ma dal fronte sindacale la Cgil chiede conto del futuro dei lavoratori del settore: «Moretti e il ministro Matteoli ci devono dire cosa faranno per gli 800 lavoratori che hanno già  ricevuto o stanno per ricevere le lettere di licenziamento» chiede il segretario nazionale della Filt Cgil Alessandro Rocchi.


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