Bpm, Bankitalia sfiducia Chiesa “La gestione vada a persone esterne”
MILANO – Alla fine la lettera è saltata fuori. È stato lo stesso Massimo Ponzellini, presidente uscente ma pur sempre legale rappresentante della Bpm finché il consiglio di sorveglianza non si sarà insediato, a renderla nota. Su richiesta esplicita della Consob e «su autorizzazione» del presidente del cds, Filippo Annunziata, in missione accademica in Libano e destinatario ultimo della missiva di Bankitalia.
Via Nazionale stavolta è stata esplicita e vincolante: in nome della «sana e prudente gestione», cioè dell’argomentazione più forte che abbia l’istituto di vigilanza, Bankitalia «richiede» che i componenti del nuovo consiglio di gestione «siano prescelti tra professionalità esterne, che non abbiano tra l’altro mai ricoperto in Bpm o nelle sue controllate incarichi» rilevanti (amministrazione, direzione o controllo). E dà anche la motivazione: «Promuovere il definitivo superamento delle passate logiche gestionali». Via Nazionale stavolta non fa ricorso alla moral suasion: «richiede», che suona quasi come «impone». Comunque, difficilmente il nuovo consiglio di sorveglianza sfiderà l’autorità di vigilanza: le prime parole di Annunziata sono state nel senso di garantire il massimo rispetto delle procedure istituzionali; sarebbe davvero incomprensibile che iniziasse il suo mandato (domani è stato fissato il primo consiglio di sorveglianza) con un atto di aperta sfida.
Dunque per Enzo Chiesa, direttore generale dal maggio scorso, la strada di consigliere delegato è preclusa; chi lo conosce ritiene che a questo punto il manager punterà alla risoluzione del contratto da parte della banca; comunque, ad andare via. A questo punto si aprono due fronti problematici: trovare un nuovo consigliere delegato (mentre tutta la “campagna elettorale” era stata giocata sul ticket Annunziata-Bonomi-Chiesa) e avviare un aumento di capitale che – come è stato più volte ricordato prima dell’assemblea – è stato studiato e congegnato sulla base di un piano industriale (e con un prospetto mandato in Consob ma non ancora approvato) realizzati interamente da Enzo Chiesa.
Trovare una soluzione a entrambi i problemi sarà il primo banco di prova per Annunziata; che, nelle prossime ore, dovrà affrontare anche qualche altra defezione tre le file della “lista Messori”. Il docente universitario ed economista non ha accettato l’incarico, qualche altro della sua lista lo seguirà nelle prossime ore. Già ieri il finanziare Andrea Bonomi avrebbe avuto i primi contatti con Bankitalia per trovare una soluzione, mentre tra gli operatori sono tornati a circolare i nomi di Pietro Modiano, Carlo Salvatori e Davide Croff (cui qualcuno aggiunge Luca Majocchi). Sembrano però sicuri i nomi di Dante Razzano, Davide Croff e Alessandro Foti nel cdg. Nel frattempo ieri il mercato ha mal digerito l’ennesimo colpo di scena su Bpm, e il titolo ha perso il 3,35%.
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