Tre ragazze e un minorenne nel gruppo degli arrestati

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Dei 12 arrestati tre sono ragazze, due nate a Frosinone e un’altra a Roma, anche loro giovanissime come Valerio, tra i 18 e i 21 anni. Entro mercoledì si terranno gli interrogatori, rischiano tutti l’accusa di danneggiamento e devastazione (esclusa, invece, l’aggravante del terrorismo). «Valerio in tasca non aveva niente – si dispera il padre – nè sassi nè molotov nè altro. Aveva il casco in testa, così mi ha raccontato un suo amico, ma solo per proteggersi dagli oggetti che volavano. Era andato al corteo con suo fratello Lorenzo, 16 anni, che fa la prima liceo. Valerio crede in una società  più giusta, tutto qui, però non va in giro a spaccare vetrine. à‰ iscritto al terzo anno e ha già  fatto 10 esami, è un ragazzo serio…».

C’è anche un minorenne, tra quelli finiti in gattabuia: un diciassettenne nato in Inghilterra e residente a Roma. E poi un romeno ventunenne di Bucarest trapiantato a Varese; altri tre ragazzi, di 20, 21 e 23 anni, due della provincia di Roma e uno di Lecce, con precedenti specifici per violenze commesse durante le manifestazioni; quindi un ventottenne di Siracusa denunciato in passato per aver preso parte a un rave party e, infine, un catanese di 23 anni e un ventiduenne di Terlizzi (Bari) da anni trasferitosi al nord, tra il Veneto e la Lombardia, dove frequenta alcuni centri sociali. Uno dei giovani, quando è stato bloccato in piazza, indossava una maschera antigas per proteggersi dai lacrimogeni, altri impugnavano bottiglie e fumogeni.

Sabato, lo ricordiamo, ci sono stati anche 8 fermati di cui 6 minorenni. Tra loro una ragazza, una diciassettenne di Arco di Trento denunciata a piede libero, che però non risulta essere arrivata a Roma sul pullman organizzato dai centri sociali della sua cittadina. Forse allora s’è mossa insieme agli anarchici di Rovereto, che però non parlano volentieri con la stampa e dunque quest’ultima resta solo un’ipotesi.


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