È la donna la vera vittima dello stress da lavoro
MILANO – È la donna la vera vittima dello stress da lavoro. Su nove milioni di lavoratori che ne sono affetti, il 70% riguarda il sesso femminile, che è colpito soprattutto da ansia (45%), sindrome pre-mestruale (43%), irritabilità (41%), insonnia (39%) e depressione (20%). Lo rivela uno studio pubblicato lo scorso settembre sulla rivista “European neuropsychopharmacology” che dal 2005 al 2010 ha registrato aumento del 10% degli effetti patologici causati dallo stress, passando dal 27,4% al 38% della popolazione.
Le cause che scatenano la tensione nel gentil sesso risiedono nell’ansia da prestazione, nella competitività , nei rapporti interpersonali difficili, nelle remunerazioni minori rispetto ai colleghi maschi. Una situazione psicologica quotidiana che viene ulteriormente aggravata dagli incarichi familiari. Ad essere colpite di più sono le donne in gravidanza e, in generale, quelle in età fertile, soggette alle alterazioni ormonali provocate dal ciclo mestruale. Ma anche quelle che svolgono mansioni a diretto contatto col pubblico: decisamente più inclini agli stati d’ansia anche se meno esposte alla depressione. A risentire del malessere psico-fisico, oltre la persona, è la stessa produttività dell’azienda. La ricerca stima addirittura un costo a livello europeo pari all’1% del pil. (Chiara Daina)
© Copyright Redattore Sociale
Related Articles
Decreto casa. L’Expo coi soldi dei precari
Decreto casa. Fondi a Milano dalle stabilizzazioni del pubblico impiego. Caos alla Camera, poi la fiducia. La denuncia M5S: questa legge toglie diritti agli inquilini, addio edilizia popolare
Auto, Bmw sorpassa Fiat Marchionne: non licenzio
Nel mese di settembre 2012 il gruppo Fiat ha venduto in tutta Europa 67 mila automobili. Nel mese di settembre 2007 la stessa Fiat aveva venduto nella sola Italia 57 mila vetture. In sostanza il Lingotto vende oggi in Europa poco più di quel che vendeva in Italia prima della crisi.
Scende in piazza l’Atene impoverita
ATENE. COMINCIAMO dalla cosa più ovvia e più necessaria. C’è stata ieri ad Atene, nel giorno del primo sciopero generale dopo le elezioni e la formazione del governo conservatore di Samaras, una manifestazione grandissima.