Kabul, Karzai contro la Nato “Sulla sicurezza ha fallito”
«Abbiamo fatto errori terribili, non garantire sicurezza ai nostri cittadini è stato il peggior difetto del nostro governo e dei nostri partner internazionali», dice adesso il presidente afgano. Un’autocritica – doverosa vista la situazione interna al paese – che si trasforma subito in accusa al potente vicino, il Pakistan.
Come sempre il nodo sono i militanti taliban, con cui – dice sempre Karzai – «vorrei dialogare, ma non so con chi parlare, a quale porta bussare». Il quartiere generale dei taliban «sia quello politico che quello operativo si trova in Pakistan, lo sappiamo tutti e lo sanno bene anche i pachistani». Fino a quando il Pakistan («i taliban non muovono un dito senza l’approvazione di Islamabad») non accetterà di cooperare con l’Afghanistan e con la comunità internazionale «il problema dei santuari taliban non potrà essere risolto».
Sono anni che il governo di Kabul lancia accuse contro il potente vicino e negli ultimi tempi le relazioni tra Islamabad e gli Stati Uniti hanno raggiunto più volte la soglia di rottura. Dopo il blitz Usa e l’uccisione di Osama Bin Laden i due “alleati” non si fidano più (se mai si fossero fidati) l’uno dell’altro ma sono destinati a continuare una “collaborazione” che non piace a nessuno dei due. Il Pakistan perché non può fare a meno degli aiuti (militari ed economici) di Washington, gli Stati Uniti perché non possono permettersi di lasciare un “alleato” così importante (è una potenza nucleare) – e in una regione del mondo decisiva – nelle mani di altre potenze, a cominciare dalla Cina, che ha già fatto passi avanti in questa direzione.
Nell’intervista Karzai ha anche aggiunto che nel 2014 è pronto a lasciare il potere e che ha già iniziato a cercare un successore.
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