Il lavoro dei detenuti vale oltre 700 milioni

Loading

MILANO – Dal carcere potrebbe venire un nuovo impulso all’economia italiana. Se tutti i detenuti lavorassero, infatti, produrrebbero una ricchezza pari a oltre 700 milioni di euro. Lo rivela un’indagine della Camera di commercio di Monza e Brianza, presentata a margine dell’ìncontro a Milano sulla responsabilità  sociale d’impresa (vedi lanci precedenti). Oggi sono 14.174 i reclusi nelle carceri italiane che hanno un impiego, di cui 2.064 assunti da cooperative o imprese e il 36% è di origine straniera. Trecento milioni di euro è il valore del loro lavoro.

Riflettori puntati sulla Lombardia, dove i detenuti che hanno un impiego, soprattutto di sesso maschile (903), sono 2.280 e apportano un valore economico pari a 44 milioni di euro. Prevalgono anche qui le occupazioni alle dipendenze dell’istituto penitenziario. Fuori, sono le imprese che assumono più detenuti: 249 contro i 132 nelle cooperative. Un dato in controtendenza rispetto a quello nazionale, dove 518 sono gli assunti nelle cooperative mentre 348 nelle imprese. Tra chi sconta la pena in un regime di semilibertà : 84 lavorano per un datore privato e soltanto uno è in proprio. Infine, sono 77 i reclusi che hanno un lavoro all’esterno (ex articolo 21). (Chiara Daina)

 © Copyright Redattore Sociale


Related Articles

Droghe, il fallimento è in cella

Loading

Giornata internazionale sulle droghe. Il bilancio nel «Quinto libro bianco sulla legge Fini-Giovanardi». Incostituzionale per la Consulta, è responsabile del 38,6% dei detenuti in carcere

Diecimila rapine in più in tre anni nelle città torna l’allarme sicurezza

Loading

  Il sociologo Barbagli: così la crisi fa crescere anche furti e scippi

Senza dimora, condannato perché “evade” dalla panchina

Loading

Era agli arresti domiciliari. Una sentenza assurda? Non proprio: sono in tanti gli homeless a scontare il carcere anche quando potrebbero avere pene alternative. Per sorvegliarli, secondo Avvocati di strada, basterebbero i braccialetti elettronici. La storia di Ilario Bonazzoli

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment