È corteo permanente Martedì tavolo con la Dr

Loading

Dopo l’assemblea, svoltasi all’alba davanti ai cancelli dello stabilimento, i lavoratori hanno deciso una nuova giornata di protesta per chiedere a gran voce garanzie su quello che sarà  il nuovo piano occupazionale dopo che Fiat a fine anno lascierà  la Sicilia. Momenti di tensione hanno caratterizzato le proteste delle tute blu. Blocchi stradali e ferroviari, cassonetti della spazzatura, carrelli e pedane di legno bruciati lungo la statale 113. «Questi gesti – dice il segretario provinciale della Fiom di Palermo Roberto Mastrosimone – danno l’idea dello stato di esasperazione che vivono gli operai. Servono risposte concrete, e fino a che non ce le daranno continueremo a scioperare».
Intanto per martedì prossimo è previsto un incontro tra il governatore Raffaele Lombardo, la Dr Motor e i sindacati. Il tema sarà  l’occupazione. Non solo per gli operai della Fiat ma anche per quel che riguarda l’intero indotto. In una nota infatti la Dr Motor ha assicurato l’utilizzo dell’intero polo: «Il piano prevede il riassorbimento di 1.312 dipendenti, è prevista la costruzione di 4 modelli ed un volume di 60.000 unità  annue a pieno regime e che l’attuale processo produttivo dello stabilimento di Termini Imerese resterà  invariato: lastratura, verniciatura e assemblaggio».
Tutto questo però non convince i sindacati che hanno chiesto maggiori dettagli. In particolare occorre capire cosa ne sarà  di quei lavoratori che rischiano di rimanere a casa dal 31 dicembre: visto che tra la Dr Motor e le altre aziende(Lima Group, Biogen, Medstudios e Newcoop), selezionate dal ministero dello Sviluppo per investire a Termini, non è previsto il ricollocamento di tutti e 2.200 (circa 550 resterebbero fuori). Di trovare soluzioni o proposte credibili, prima di andare via, alla Fiat sembra interessi poco. Forse (il condizionale è d’obbligo) sarebbe il caso che questa volta il governo non faccesse concessioni (come l’articolo 8) e portasse anche il Lingotto a sedersi intorno a un tavolo per trovare soluzioni per il futuro.


Related Articles

Regole più severe nell’Ue, via al fiscal compact

Loading

Ecco obbligo di pareggio di bilancio in Costituzione e nuovi vincoli sul taglio del debito  

Spese, via la franchigia di 250 euro

Loading

Fuori dal tetto sanità  e mutui. Entrate su del 3,8%, tesoretto di 6,7 miliardi

Il Ceta rimandato a settembre

Loading

Per il momento stoppata la corsa del Ceta, l’accordo di liberalizzazione commerciale tra Europa e Canada, verso la ratifica al Senato

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment