«Tangenti Finmeccanica», lascia il direttore commerciale

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È il primo scossone ai vertici del colosso finanziario. Arriva all’indomani del deposito di alcuni atti dell’inchiesta su Valter Lavitola per i presunti ricatti a Silvio Berlusconi. Indagando su di lui, gli investigatori hanno intercettato dirigenti Finmeccanica «che in più occasioni hanno parlato di rapporti con personaggi di spicco della politica e delle forze armate di Paesi esteri, e anche della necessità  di pagarli per aggiudicarsi le forniture di armi e apparati per la difesa». Tra le intercettazioni i pm Vincenzo Piscitelli, Henry John Woodcock e Francesco Curcio, hanno evidenziato proprio quelle tra Pozzessere, la ex miss Colombia Debbie Castaneda, in confidenza con il premier Silvio Berlusconi, e Alejandro Agag, genero dell’ex premier spagnolo Aznar, che alludono al pagamento di commissioni milionarie.
Cinquantaquattro anni, da ventisette nel gruppo dell’aerospazio e della difesa, Pozzessere «ha messo a disposizione dell’amministratore delegato il proprio incarico pur confermando la propria totale estraneità  ai presunti fatti illeciti» pubblicati, spiega una nota, «al fine di tutelare la reputazione di Finmeccanica» dall’esposizione mediatica.
Dal 2007 Pozzessere era al vertice di un’attività  cruciale: concretizzare i contratti predisposti da altri uffici Finmeccanica. I magistrati hanno analizzato i suoi rapporti molto stretti con il direttore dell’Avanti, ora in fuga all’estero, Valter Lavitola. Con i quali, scrivono i pm, Pozzessere condivide «numerosi affari, sicuramente tutti da approfondire». In una telefonata intercettata il giornalista riferisce a Pozzessere, di essere «ancora a Panama» e che, «per quanto riguarda “le commissioni”, vorrebbe che Paolo facesse una verifica. Ma questi lo interrompe, dicendo che secondo lui il conto in Bulgaria non va bene», «dopo i casini che hanno avuto in Finmeccanica, hanno dato disposizioni che i consulenti possono essere pagati o sul luogo dove lavorano — in questo caso Panama — o dove c’è la sede legale». Il giudice definisce «anomalo ed inquietante che un giornalista come il Lavitola parli di “commissioni” da pagare estero su estero da Finmeccanica».
Ieri poi sui giornali campeggiava la storia del contratto da 600 milioni di euro conteso tra la ex modella colombiana Debbie, e il genero di Aznar che glielo avrebbe soffiato. Anche se Agag smentisce. Si leggeva dello sfogo di Debbie: «Dice che racconterà  tutto al Presidente», annotano gli investigatori. E della soluzione ipotizzata dalla ex modella: avere comunque la sua commissione che Pozzessere avrebbe dovuto trattenere e consegnarle. Il dirigente le aveva spiegato che non era possibile. Ma le aveva suggerito: di «incastrare lui» «ci siamo capiti come», «perché lui fa affari col suocero», «quindi lo chiama e gli dice: ridammi (…). Hai rotto».


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