La Bce promuove il voto sulla manovra

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FRANCOFORTE — Il presidente della Banca centrale europea Jean-Claude Trichet ha espresso ieri «l’apprezzamento» del consiglio direttivo per i «cambiamenti significativi» apportati alla manovra italiana e per il voto al Senato, considerati come «una conferma molto importante degli impegni presi» dall’Italia sul risanamento dei conti. Il procedimento di approvazione della manovra è ancora in corso, e per i banchieri si tratta di «un primo impegno». Ora è importante che l’Italia prosegua su questa strada, per «recuperare la credibilità » dei mercati. Trichet ha poi sottolineato di aver semplicemente mandato «messaggi» all’Italia, recentemente (la lettera inviata al governo insieme al Governatore di Bankitalia Mario Draghi), per ricordare gli obiettivi di un pareggio nel 2013. Mentre ha precisato di non aver «negoziato» o «imposto» alcunché a nessuno. D’altra parte, Trichet è passato a spiegare l’«estrema urgenza», per tutti i Paesi europei, di un impegno a risanare i bilanci, tagliare la spesa e flessibilizzare i mercati del lavoro. Perché la crescita europea sta deteriorandosi rapidamente in un clima di «incertezza particolarmente elevata», tale da riorientare la politica monetaria della Bce, almeno verso tassi costanti all’1,5%. Nel frattempo, il banchiere francese ha confermato la prosecuzione dei programmi per far affluire al sistema finanziario «liquidità  illimitata». E ha sdrammatizzato la polemica sulla ricapitalizzazione delle banche, pur ribadendo la necessità  di avere istituti solidi.
Inoltre, come ha confermato Trichet, «il programma di acquisto dei bond è ancora parte dei provvedimenti straordinari» temporanei, per migliorare la trasmissione della politica monetaria. Proseguono dunque gli acquisti di titoli sovrani, italiani e spagnoli. Ieri il differenziale fra Btp italiani e Bund, è rimasto più o meno stabile attorno ai 340 punti base.
Era stata l’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo europeo), ieri mattina, a lanciare l’allarme di un’economia mondiale vicina alla «stagnazione», mentre tra i grandi Paesi dell’area, l’Italia e la Germania faranno un passo indietro, rispettivamente dello 0,1% la prima, fra luglio e agosto, e dell’1,4% Berlino, nel quarto trimestre, nonostante la crescita complessiva sia stimata al 2,6%.
Nel pomeriggio anche lo staff della Bce ha ridotto le stime di crescita all’1,6% per quest’anno, e all’1,3% nel 2012, contro l’1,7% previsto solo tre mesi fa. Ma a preoccupare Trichet sono soprattutto i «rischi al ribasso» sulla crescita.
L’inflazione invece, dopo l’impennata di quest’anno al 2,6%, calerà  all’1,7% nel 2012, rispettando il target della Bce. Per Trichet si tratta dunque di «significativi» cambiamenti, da monitorare «molto attentamente». Mentre rimane «pronto a fare tutto il necessario» per alleviare la crescita, se la situazione dovesse continuare a deteriorarsi. Trichet lascia così uno spiraglio di manovra per poter ridurre i tassi di interesse, forse già  a ottobre. Malgrado il quadro pessimistico, le Borse hanno chiuso positive, fra lo 0,69 di Milano e lo 0,05% di Francoforte.
Inoltre, per la prima volta, il banchiere francese si è accalorato per le critiche di parlamentari tedeschi per gli acquisti di titoli sovrani. Ed è passato a sottolineare la «fiera indipendenza» della Bce dalla politica e la stabilità  dell’euro, e a ricordare ai critici tedeschi che mai prima la Germania ha assaporato il record di 13 anni filati con un’inflazione all’1,55%. «Dovreste farmi i complimenti per questo», ha concluso Trichet.


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