Arriva la bistecca sintetica è carissima e insipida ma piace ai vegetariani

Loading

ROMA – Prelevare pochi grammi di muscolo da un maiale vivo, estrarne pazientemente le cellule staminali una a una, mescolare con fattori di crescita in provetta, agitando il tutto per sei mesi con una scossa elettrica da 10 volt ogni secondo.
La ricetta della carne artificiale non ha un’aria appetitosa. Ma apre una nuova frontiera a vegetariani (o almeno a una fetta di essi), popoli affetti da carestia e astronauti diretti su Marte. Così Mark Post, il ricercatore dell’università  di Maastricht, in Olanda, che lavora al progetto da un decennio, ha annunciato ieri al Telegraph che la prima salsiccia maturerà  fra sei mesi in una provetta del suo laboratorio.
Lui stesso ha ammesso che sull’aspetto c’è ancora da lavorare: la carne artificiale ha l’aspetto flaccido e pallido di un muscolo appena tolto dal gesso. E l’unico che abbia avuto il coraggio di assaggiarne un filamento, un giornalista della tv russa incaricato di preparare un servizio sugli esperimenti di Post, l’ha definita “gommosa e insapore”. La prima salsiccia costerà  250mila dollari, perché il mercato dei fattori di crescita è folle al momento. Ma il denaro potrà  essere reinvestito – si giustifica il ricercatore – per migliorare il processo produttivo e abbassare il costo delle salsicce successive.
Come a volte accade con le specialità  gastronomiche, anche la carne da laboratorio ha i suoi estimatori. Nel 2008 il gruppo animalista internazionale Peta (People for ethical treatment of animals) ha promesso un milione di dollari a chi porterà  nei supermercati il primo petto di pollo sintetico. “Più di 40 miliardi di polli, pesci, maiali e mucche vengono uccisi ogni anno negli Usa in modi orribili” si legge nel bando. “Anche se i vegetariani soffrono meno di cuore, diabete e vari tipi di cancro, non tutti riescono a liberarsi dalla dipendenza dalla carne”. Meglio allora rivolgersi a bistecche “che non provocano morte e sofferenza”.
Se gli scienziati riuscissero a creare e coltivare le staminali embrionali degli animali, le bistecche di laboratorio continuerebbero ad aumentare di dimensioni praticamente senza limiti. Le tecniche attuali invece permettono solo di lavorare sulle staminali di animali adulti. Queste cellule, anche usando i migliori fattori di crescita, dopo essersi divise una decina di volte smettono di moltiplicarsi. Donde l’aspetto emaciato delle salsicce olandesi e la relativa delusione di Post.
Il ricercatore olandese è il favorito, ma non è l’unico a sfruttare le straordinarie facoltà  proliferative delle staminali per fini alimentari. Morris Benjaminson, bioingegnere del Touro College di New York, ha scelto la strada del pesce, che rispetto alla carne è più salutare e di più difficile approvvigionamento. Nel 2002 prese dei filetti di pesce rosso (naturali), li mise in provetta e riuscì ad aumentare il loro peso del 16%, ottenendo dalla Nasa un finanziamento per proseguire nei suoi studi. Lo scienziato organizzò anche una degustazione in laboratorio, friggendo i filetti, accompagnandoli con olio e pane e offrendoli a un panel di giudici. Alle cavie l’aspetto e l’aroma dei filetti piacquero. Ma nessuno si sognò di assaggiarli, chiamando in causa la pericolosità  dei fattori di crescita impiegati e la mancata approvazione delle autorità  di sicurezza alimentare americane.


Related Articles

Xylella, il Tar salva di nuovo gli ulivi pugliesi

Loading

«Sono cambiate le norme della Ue». Il verdetto a dicembre. Escluso il contagio sulla pianta in Liguria

Le fiamme continuano a divorare la Val Susa, a Torino smog alle stelle

Loading

Il fuoco avrebbe già distrutto almeno 1.500 ettari di boschi e pascoli

Le scorie impunite dell’ex Stalingrado

Loading

A CROTONE GLI SCARTI DELLE INDUSTRIE SONO FINITE NELLE NUMEROSE DISCARICHE LUNGO LA COSTA JONICA, SOTTO LE SCUOLE E LA QUESTURA, LUNGO LE BANCHINE DEL PORTO E IN INTERI QUARTIERI DI CASE POPOLARI 
Le motivazioni del proscioglimento di 45 imputati di disastro ambientale per i rifiuti delle fabbriche di quella che fu la capitale operaia del sud Italia sostengono che l’ambiente e la salute pubblica non sono stati messi a rischio. Sconfessando anni di ambientalismo

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment