Due milioni in piazza per il Papa

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MADRID – C’è afa. Un sole spaccapietre. E due milioni di ragazzi convenuti all’aerodromo Cuatro Vientos di Madrid. Entusiasti per l’evento, non sembrano accusare un attimo di stanchezza. «Abbiamo pregato il beato Giovanni Paolo II perché ci mandasse qualche nuvola a proteggerci dal gran caldo – dice un giovane italiano – e una nuvola è finalmente arrivata». Passano i bomberos, i pompieri spagnoli, e senza troppi complimenti con gli idranti irrorano d’acqua la folla distesa lungo un’area grande quanto 48 campi di calcio. Il Papa è appena arrivato. E il momento clou della Giornata mondiale della gioventù sta per cominciare di fronte a una folla oceanica.
«Queridos amigos – attacca il Papa, sbigottito da tanto affetto mentre la gente lo acclama – Gracias!». Grazie per la vostra allegria, e per la vostra resistenza. «Cari amici, che nessuna avversità  vi paralizzi. Non abbiate paura del mondo, né del futuro, né della vostra debolezza». È l’evento numericamente più rilevante della storia di Spagna e dello steso Pontificato. Ci sono i principi delle Asturie, Felipe e Letizia di Borbone, 800 vescovi e 700 coristi.
Il palco dove Benedetto parla è protetto con nebulizzatori e ventilatori. È un’altra giornata faticosa per l’84enne Pontefice tedesco. Ma ancora una volta ricca di incontri intensi e di soddisfazioni. Al mattino Joseph Ratzinger ha difeso i seminaristi da possibili attacchi. «Affrontate la vostra sfida – esclama di fronte a 5000 futuri sacerdoti – senza complessi né mediocrità . Non lasciatevi intimorire da un ambiente nel quale si pretende di escludere Dio. Può darsi che vi disprezzino come si suole fare verso coloro che richiamano mete più alte».
Poi, al Parco del Buen Retiro, ha indossato la stola, è entrato in un confessionale da campo, e ha dato l’assoluzione a 4 ragazzi. Ha guidato la messa e annunciato che proclamerà  dottore della Chiesa Giovanni D’Avila, sacerdote spagnolo vissuto nel `500, già  proclamato santo da Paolo VI.
Poco prima del pranzo in onore dell’arcivescovo di Madrid, Rouco Varela, che proprio ieri compiva 75 anni, Benedetto ha anche incontrato nella sacrestia della Cattedrale della Almudena il capo dell’opposizione Mariano Rajoy, leader del Partido Popular, considerato il favorito per le politiche anticipate del 20 novembre, alle quali Zapatero non si ripresenterà . E il possibile prossimo premier spagnolo ha fatto al vescovo di Roma affermazioni importanti. Rajoy ha detto di avere parlato con il Papa di come lavorare per «una società  migliore». E ha già  fatto sapere che potrebbe correggere, ripensare, o ritirare alcune delle leggi che più hanno fatto rabbrividire Vaticano e vescovi spagnoli. Come quelle su depenalizzazione dell’aborto, matrimoni gay, divorzio express, morte assistita.
Svelenitosi anche il clima di tensione fra indignados e Papa – boys – che si sono riuniti in assemblea per cercare di capirsi meglio, e alla fine si sono abbracciati ripromettendosi iniziative comuni e di continuare il dialogo su Twitter – il centro di Madrid si è svuotato assistendo alla lunga marcia verso l’aerodromo Cuatro Vientos. A sera, mentre il Papa parlava, la calura insopportabile si è magicamente dissolta, e una forte pioggia è scoppiata interrompendo addirittura il discorso del rappresentante di Dio. «La nostra forza – ha esclamato tra grida di gioia – è più grande della pioggia».


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