Il dramma dell’eroina femminista “Assassinata in casa dal marito”

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Berlino – Era l’eroina della causa delle donne e della letteratura femminile, nei suoi romanzi raccontava senza censure la tragedia della violenza quotidiana che le mogli subiscono dai mariti nel quotidiano nascosto della vita coniugale. Adesso è morta, uccisa a coltellate, e il sospetto assassino è suo marito. Sembra una storia dall’Afghanistan o dal Pakistan, invece il teatro del dramma è la postmoderna, laica e civilissima repubblica cèca. E il caso scuote il paese, come crimine di cronaca nera inatteso e traumatizzante, forse il primo di tale gravità  dalla fine della dittatura nell’autunno-inverno del 1989.
L’eroina tragica del dramma si chiamava Simona Monyova, aveva 44 anni. E’ stata trovata morta nella sua casa di Brno, dove viveva da tempo col marito Boris. Giaceva a letto, trafitta da una raffica di pugnalate, e quando i soccorritori sono accorsi nell’appartamento non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Boris era accanto a lei, anche lui gravemente ferito da coltellate. È stato subito ricoverato nell’ospedale più vicino, e finora la polizia non ha potuto interrogarlo. Eppure gli inquirenti vedono in lui l’indiziato numero uno. E amiche e conoscenti di Simona lo accusano. Il grande pubblico è con loro, e compiange l’eroina perduta.
Simona scriveva volentieri, pubblicava almeno due libri ogni anno. Bruna, alta, bella, sempre sorridente a ogni apparizione ufficiale, si era sempre presentata al grande pubblico come la narratrice di tragedie di altre donne, in nome della causa femminile. Con Boris, cresceva tre figli, e lui era stato l’editore di alcuni dei suoi romanzi, e così l’aveva lanciata. Nessuno dunque sospettava quanto gli investigatori cèchi ora presumono. I libri di Simona narrano sempre storie di mogli spezzate dalla violenza maritale. “Dolori del cuore”, uno dei più venduti, racconta di un matrimonio che inizia nella gioia totale, attraversa intrighi, gelosia, sesso brutale e panico davanti all’invecchiamento, e finisce in uno scontro violento e in voglie di vendetta totale. «Ho tratto il tema da racconti di amiche e conoscenti», aveva detto Simona alla presentazioni. Ma adesso un suo amico dice di aver ricevuto da lei un sms tragico: «Simona mi ha confessato di essere stata percossa e violentata per undici anni dal marito», ha detto al quotidiano popolare Blesk.
La polizia indaga, forse gli investigatori rileggono anche le pagine di un altro libro di Simona, “La donna dai sentimenti selvaggi”. Una frase sul sito web della scrittrice dà  da pensare: «La marcia nuziale mi evoca sempre il pensiero delle musiche marziali con cui i soldati vanno all’attacco al fronte». Anche nella “Nuova Europa”, la vita moderna e i traumi del postcomunismo vedono le donne tra le prime vittime.


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