Merkel e Sarkozy all’Italia: subito le misure necessarie

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BERLINO — L’Italia si sta mettendo sulla strada giusta per risanare le sue finanze, ma non deve perdere atro tempo. A dirlo sono Nicolas Sarkozy e Angela Merkel. Ancora una volta si sono mossi insieme, il presidente francese e la cancelliera tedesca, come alla vigilia del vertice europeo del 21 luglio che varò il secondo pacchetto di aiuti per la Grecia. Ma questa volta, più che di una consultazione per la ricerca di una linea comune, quello giunto da Parigi e Berlino sembra essere un forte segnale per evitare un aggravarsi della crisi del debito e per impedire, alla riapertura dei mercati, che la situazione possa diventare drammatica.
Con il rischio che uno dei Paesi che hanno fatto nascere l’euro, l’Italia, sia travolto dalla febbre della speculazione. Sono parole studiate con attenzione, quelle del comunicato congiunto che è stato diffuso ieri sera dall’Eliseo e dalla cancelleria federale, che stabiliscono alcuni punti fermi e che servono a smentire l’impressione che le nuove misure annunciate venerdì dal governo italiano fossero state accolte con freddezza e giudicate insufficienti.
Francia e Germania dicono di avere apprezzato le misure prese da Italia e Spagna per tagliare i deficit di bilancio e migliorare la competitività , e chiedono nello stesso tempo un’applicazione «completa e rapida» delle riforme. Sarkozy e la Merkel ritengono decisiva l’approvazione in Parlamento del pacchetto di risanamento prima di settembre e, per quanto riguarda in particolare l’Italia, giudicano di «fondamentale importanza» l’anticipo di un anno del pareggio di bilancio come annunciato dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti. L’anticipo dal 2014 al 2013.
Certamente rilevante, inoltre, la riconferma di Parigi e Berlino dell’impegno a «mettere in pratica pienamente» le decisioni prese dal summit europeo di luglio per dare maggiori poteri al Fondo di salvataggio. È la terza volta in poche settimane che la cancelliera interviene direttamente per incoraggiare lo sforzo del governo italiano di mettere ordine nei conti pubblici. Lo aveva fatto a metà  luglio con una telefonata al presidente del Consiglio, seguita da una presa di posizione esplicita, qualche giorno dopo, per elogiare il programma di austerità  dell’Italia e sottolineare nello stesso tempo la necessità  di prendere «nuove misure per il futuro» .
 La nota franco-tedesca di ieri, che segue di due giorni l’annuncio del governo di anticipare la manovra e riaprire il Parlamento, si inserisce nella stessa ottica, ma giunge a conclusione di una giornata caratterizzata da voci sempre più insistenti sui timori della Germania per i costi di un intervento a favore dell’Italia. C’era bisogno di una mossa politica.


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