SCUOLA. Assunzione per 67mila precari Ma sottopagati

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La truffa del pacchetto assunzioni è stata confezionata in fretta e furia nelle ultime due settimane. Prima c’è stata una pre-intesa tra i sindacati, poi l’approvazione in consiglio dei ministri e la registrazione dell’intesa presso la Corte dei Conti. Il tutto è stato benedetto dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, i cui buoni uffici hanno accelerato i tempi di una decisione che nega ai precari il riconoscimento degli anni di insegnamento effettuati prima dell’assunzione. A queste persone non verrà  riconosciuto uno stipendio pari all’anzianità  professionale, ma guadagneranno la stessa cifra per 9 anni, e non per tre come avviene per i loro colleghi più anziani. Resteranno cioè praticanti a vita, pur avendo un’età  media abbastanza alta.
Dalle parti del ministero si vocifera – ma per carità  ogni cautela in questi casi è d’obbligo – che le assunzioni proseguiranno nel prossimo biennio, raggiungendo quota 131 mila. Le regole imposte da Giulio Tremonti, ed accettate dalla maggioranza dei sindacati come dal ministro Gelmini, saranno valide anche per le prossime immissioni. Si verrà  così a creare dentro la scuola, e non più ai suoi margini, un’ampia fascia di docenti di serie B, un proletariato sottopagato al quale verrà  fatta scontare la colpa di essere stato precario troppo a lungo. Tecnicamente questa soluzione si chiama «salario d’ingresso» e serve, nei fatti, a modificare il contratto nazionale del pubblico impiego.
Di questa opinione è Domenico Pantaleo, segretario della Flc-Cgil, che ha deciso di sospendere la firma dell’accordo. «Vogliamo essere certi – afferma dopo avere precisato che si tratta di una ‘operazione illegale che sarà  sommersa da ricorsi’ – che al sacrificio dei lavoratori corrisponda una contropartita altrettanto seria: stabilizzazioni certe, garanzia che tutti i posti vacanti e disponibili siano assegnati ai precari e transitorietà  del taglio in busta paga».
Nella serata di ieri si è svolto un’incontro al Miur che dovrebbe comunicare la suddivisione delle assunzioni. Le classi di concorso delle superiori potrebbero essere fortemente penalizzate a causa dell’alto numero, 8mila, di docenti soprannumerari. Chi gioisce è invece la Lega che ha imposto al governo di assumere 10 mila precari attingendo delle vecchie graduatorie, quelle composte con i trasferimenti che andavano in «coda». Il prossimo anno scolastico rischia seriamente di essere funestato da una nuova saga di ricorsi.


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