Fiat-Chrysler, via alla squadra con 4 manager
TORINO – Sergio Marchionne annuncia la nuova squadra di ventidue supermanager ed è la certificazione che dal prossimo primo settembre la Fiat e la Chrysler saranno una sola azienda sotto il suo comando e operante in quattro grandi aree del mondo. È questo un passo che segue l’acquisizione della maggioranza azionaria di Auburn Hills da parte del Lingotto e anticipa sul piano organizzativo la fusione. Per questa nuova “rivoluzione” Marchionne ha ricostituito il Gec (Group Executive council) già attivo prima dello spin off ma adattandolo a un gruppo che è il doppio di quello esistente fino a un anno fa e con nuove e diverse esigenze. Dopo il cda, sempre presieduto da John Elkann, il Gec è il più alto organismo decisionale in Fiat. Costituito da quattro strutture principali, esso ha «la supervisione dell’andamento dei business, definisce gli obiettivi, le decisioni strategiche e gli investimenti del Gruppo, condividendo le best practices e lo sviluppo delle risorse manageriali». Dei ventidue supermanager dodici sono di estrazione Fiat e nove sono di estrazione Chrysler, più Marchionne che sarà il “pilota”. E che ieri ha ribadito le ragioni di questo cambiamento, dicendosi «onorato di esserne alla guida».
Il Gec avrà quattro strutture principali la prima delle quali sarà a sua volta formata da quattro gruppi operativi regionali che si occuperanno della produzione e della vendita di automobili, di ricambi e assistenza, componendi per auto e sostemi di produzione ognuno dei quali avrà come responsabile un chief operating officer (Coo). Marchionne, oltre al ruolo di ceo di Fiat e Chrysler assume il comando dell’area Nafta (Canada-Stati Uniti- Messico). Europa, Africa e Medio Oriente sono affidate a Gianni Coda, oggi capo acquisti di Fiat e di Powertrain auto. L’America Latina va a Cledorvino Bellini da lungo tempo capo di Fiat in Brasile. Mentre per l’Asia la scelta è caduta su Michael Manley che è l’uomo della Jeep, ovvero di un marchio col quale il nuovo gruppo intende andare alla conquista dei mercati orientali. Pietro Gorlier, Eugenio Razzelli e Riccardo Tarantini, si occuperanno rispettivamente di ricambi e assistenza, componenti e Teksid- Comau, sono tutti uomini del Lingotto.
La seconda struttura del Gec è quella che riguarda i singoli marchi con alcuni novità rispetto alla distribuzione attuale. Olivier Franà§ois passa dal brand Lancia (oggi si occupa anche di Chrysler) a quello Fiat, Lorenzo Sistino torna alla guida dei Veicoli commerciali, all’Alfa Romeo/Abarth/ Maserati viene confermato Harald Wester, mentre Lancia/Maserati viene affidata a Saad Chehab, la Jeep al responsabile dell’Asia Manley e Dodge a Reid Bigland. Franà§ois sarà per tutti i marchi il cheef creative officer. I manager della terza struttura opereranno in modo trasversale rispetto alle quattro regioni, guidando i processi industriali, ottimizzando le scelte della localizzazione dei capitali che il gruppo effettuerà nei prossimi anni. Essi sono Wester, Lorenzo Ramacciotti, Stefan Ketter, Vilmar Fistarol, Doug Betts, Bob Lee e Mark Chernoby. Della quarta struttura fanno parte Alfredo Altavilla, Alessandro Baldi, Richard Palmer e Linda Knoll.
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