Fantozzi lascia: «Sfiducia dal governo»

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ROMA — Augusto Fantozzi si è dimesso da commissario straordinario di Alitalia, carica che ricopriva dall’agosto 2008 per curare la liquidazione della vecchia compagnia. La decisione, che è stata resa nota ieri e coinvolge tutto l’ufficio che gestisce la liquidazione, è stata assunta in polemica con la norma della manovra che stabilisce l’affiancamento a Fantozzi di due altri commissari «al fine di contenere i tempi di svolgimento delle procedure di amministrazione straordinaria» .
 La norma in questione non tira in ballo direttamente Alitalia ma sembra scritta apposta, visto che si riferisce a imprese in amministrazione controllata «nelle quali sia avvenuta la dismissione dei compendi aziendali e che si trovino nella fase di liquidazione» . Per questo tipo di imprese la norma dispone che l’organo commissariale monocratico venga «integrato da due ulteriori commissari, da nominarsi con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri o del ministro dello Sviluppo economico» . A ciascun commissario, si specifica, il collegio può delegare incombenze specifiche.
L’applicazione delle norme, si precisa, «non può comportare aggravio di costi a carico della procedura per i compensi che sono liquidati ripartendo per tre le somme già  riconoscibili al commissario unico» . Fantozzi ha interpretato la norma, che di fatto lo mette in minoranza, come un commissariamento del commissario. Tanto si arguisce dalla nota di ieri in cui dice di ritenere «venuta meno la fiducia del governo nei suoi confronti» . Sintetica la replica di palazzo Chigi: una presa d’atto in cui si esprime «profondo rammarico» per le dimissioni e «apprezzamento e gratitudine per l’attività  svolta con tanto impegno» .
Quanto alla norma sotto accusa, la presidenza del Consiglio spiega che «non concerne specificamente il “caso Alitalia”, ma rappresenta un contributo per migliorare l’efficienza e la celerità  di tutte le procedure» . «Il governo chiarisca il perché di una norma ad hoc per Alitalia -chiede Matteo Mauri, responsabile Trasporti del Pd -. A chi giova?» .


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