In vacanza senza il cane come trovare il dog sitter dal pedigree ideale

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Sono ormai un elemento del paesaggio urbano: ragazzi, giovani donne, adulti in tenuta sportiva che accompagnano due, tre, qualche volta quattro cani diversi tra loro ma egualmente scodinzolanti e felici di andare a spasso. Alla vigilia delle vacanze quasi sei milioni di italiani devono decidere cosa fare con il proprio quattro zampe: ma la scelta del dog sitter è ancora più difficile. E se a New York esistono decine di agenzie specializzate che per 20 dollari garantiscono 40 minuti di accudimento, in Italia – nonostante i reiterati annunci – l'”albo dei dog sitter” non è ancora arrivato.
Per trovare a chi affidare Fido bisogna basarsi su regole proprie e sui consigli di esperti: il veterinario, innanzi tutto, e associazioni animaliste come l’Ente nazionale protezione animali, che al tema ha dedicato un sito, spot tv e iniziative negli autogrill. «Spieghiamo che ogni cane ha una personalità , proprio come noi – dice Marco Bravi, responsabile delle campagne Enpa – Per molti è bello viaggiare con i padroni, per altri va bene una pensione qualificata o una persona affidabile che se ne prenda cura». Alcuni operatori turistici hanno inaugurato servizi di prenotazione delle pensioni per animali in parallelo a quelli degli alberghi per i clienti (tra questi Alpitour). Ma ormai l’8 per cento degli italiani si rivolge al dog sitter: che accudisce l’animale a domicilio. Come trovare quello giusto? La regola migliore è quella empirica: «Non lasciate il vostro cane con una persona che non gli piace – dice Luca Ferrero, esperto veterinario – Il dog sitter, in questo senso, non è diverso dalla baby sitter, si richiede un minimo di “simpatia” col soggetto da accudire». Prima di decidere è fondamentale chiedere referenze e fare almeno una prova di incontro. Il dog sitter deve avere buon carattere e temperamento sportivo. Essere una persona attenta e esperta che sappia avvicinare un animale di qualsiasi taglia, con le dovute cautele, senza alzare la voce o proporre un’immediata confidenza, e senza diffidenza. Il dog sitter “col pedigree” sa ascoltare ciò che il padrone ha da dire, è in grado di fare indossare al cane il guinzaglio e se necessario la museruola e di non farsi trascinare giù dalle scale. Se il cane gli viene affidato per un certo periodo dovrà  impegnarsi a nutrirlo secondo le indicazioni, a portarlo fuori almeno tre volte al giorno e ad avvisare immediatamente il padrone in caso di emergenza, oltre che a rivolgersi al veterinario se necessario. Il costo? In media 15 euro al giorno. Non necessariamente in nero: basta andare alla posta o dal tabaccaio e acquistare i “voucher” da 10 euro. “Con questi – spiega Maurizio Mirri di Obiettivo lavoro – si può retribuire chi presta un’opera occasionale, sotto i 5.000 euro all’anno. L’interessato potrà  riscuotere all’ufficio postale 7,5 euro per ogni buono, il resto va in assicurazioni e pensione”.


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